Post-Specialistica: dubbi sul da farsi.
6 anni, 9 mesi fa di Oloap
lavoroSpecialisticauniversità e lavoro
Ciao a tutti,
sono un laureando del corso di laurea specialistica in Amministrazione e Controllo Aziendale (c.d. Business Administration). Vorrei chiedere un consiglio/parere, da chi prima di me si è trovato ad affrontare questa situazione di transizione, dal mondo accademico a quello lavorativo. Premessa: ho 25 anni (26 ad aprile), la data di laurea è prevista per metà marzo e il voto finale, considerando i calcoli a preventivo, potrà variare dal 104 al 107 (in base alla clemenza o meno del mio relatore). Nessuna esperienza "seria" all'estero; un inglese accademico, senza né infamia né lode.
Il punto è questo: sono molto combattuto se iniziare a cercare da subito un lavoro o se prendermi uno/due mesi di "pausa" formativa con un esperienza all'estero tramite work away. Il dubbio è fomentato ancor di più dalla pressione da parte di mio padre, che è molto restio verso questa decisione. Vorrebbe iniziare a vedere i frutti concreti dei cinque anni di università (che fino ad ora si limitano a due periodi di stage, uno in uno studio associato e uno in società di revisione).
Detto questo, e considerando i 26 anni imminenti, mi consigliereste di arricchire il curriculum con due mesi di lavoro (anche se totalmente incoerente con i miei studi) all'estero, oppure di iniziare da subito a cercare lavoro?
P.S. tutto questo tenendo conto del fatto che il lavoro lo potrei cercare anche nel caso mi trovassi all'estero (skype serve anche per questo) e che in media, dal periodo di invio del CV all'assunzione, uno o due mesi, se non di più, sono fisiologici.
Redazione_RdS
6 anni, 8 mesi fa
Ciao Oloap,
non crediamo che l'esperienza all'estero debba essere considerata un ostacolo o un rallentamento al tuo percorso professionale. Ma al contrario, avendo tu per le mani una laurea che non dovrebbe renderti troppo difficile il salto verso il mondo del lavoro (Economia è sempre tra le più richieste), e per di più non avendo una reale urgenza di trovare da subito un'occupazione 'definitiva' e stabile, non vediamo perché privarsi di questa opportunità. L'ideale sarebbe farla in un paese anglosassone per perfezionare l'inglese, fondamentale per poter ambire alle posizioni migliori sul mercato del lavoro. Anzi, dovrebbe proprio essere questo il motivo più sensato per andarsene un po' all'estero dopo la laurea. Ti sei già fatto un'idea di cosa andare a fare e dove? Hai ricevuto qualche offerta concreta?
Facci sapere, e un caro saluto
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