Buon pomeriggio a tutti.
Dopo aver letto molti articoli e interventi su questo forum, oggi ho deciso di raccontare anche la mia: non voglio un consiglio perché la decisione finale, naturalmente, spetta a me, ma mi piacerebbe ricevere qualche spunto di riflessione e ascoltare pareri diversi.
Dopo molti colloqui andati a vuoto, ho ricevuto questa proposta da parte di un'azienda: una collaborazione di sei mesi a 450 euro senza concrete possibilità di assunzione futura. So che molti altri ragazzi hanno ricevuto offerte simili se non addirittura peggiori e so quanto è difficile essere assunti anche per uno stage, eppure nutro ancora qualche perplessità.
Questi i motivi che mi stanno ancora frenando dall'accettare o meno:
1)Cambiamento dell'offerta in corso. L'offerta iniziale era quella di tirocinio (come è stato ribadito anche in sede di colloquio), eppure quando sono stata riconvocata mi è stato detto che l'azienda ha già degli stagisti e che, di conseguenza, non può assumerne altri. La soluzione sarebbe assumermi tramite un contratto di collaborazione che, mi hanno spiegato, è abbastanza simile al tirocinio: stesso salario, stessi orari, stesse mansioni. E' normale che l'azienda abbia avanzato un'offerta di tirocinio pur sapendo di aver superato il numero massimo di stagisti?
2)Mi è stato esplicitamente detto che in base a questo contratto di collaborazione io non dovrei trovarmi fisicamente in azienda, ma nella realtà dei fatti il mio sarebbe un lavoro d'ufficio. Ergo, qualora dovessero essere fatti dei controlli come verrebbe giustificata la mia presenza?
3)Poiché hanno bisogno urgente mi hanno chiesto di iniziare subito, anche se il contratto ancora non c'è. Questo mi ha frenato più di ogni altra cosa: mi è purtroppo capitato di aver iniziato un periodo di prova "in nero" e di aver svolto mansioni e orari che si sono poi rivelati molto diversi da quelli riportati nel contratto (presentatomi nel momento in cui l'azienda mi ha comunicato che non avevo superato la prova), perciò l'idea di ripetere l'esperienza e, magari, di andare incontro allo stesso epilogo non mi attrae.
Forse mi sono dilungata troppo, ma spero di aver espresso nella maniera più chiara possibile i motivi dei miei dubbi. Sono consapevole delle difficoltà ancora molto forti per entrare nel mondo del lavoro e io per prima faccio salti mortali per trovare occupazione (gli studi linguistici non sono d'aiuto), ma mi domando (forse a torto) se sia dignitoso offrire a una persona con due lauree e un'esperienza all'estero condizioni e presentazioni simili, giocando sul fatto che non lavora da mesi e che ha bisogno di fare esperienza.
Vi ringrazio in anticipo.