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Stage garanzia giovani....in crisi!

7 anni, 2 mesi fa di jayjay

Salve a tutti, seguo questo forum da un po' e ho deciso di iniziare a scrivere per raccontare la mia storia e, magari, ricevere un po' di "supporto" da chi, come me, si trova nel magico mondo degli stagisti. A marzo mi sono laureato in scienze della comunicazione e ad aprile ho iniziato uno stage "in marketing" presso una grande tipografia con il programma Garanzia Giovani. Lo stage è della durata di 6 mesi, e finisce ad Ottobre. Premessa, lo stage è a circa 260km da casa mia. Ho deciso comunque di accettarlo perché comunque ad ottobre ho intenzione di iscrivermi alla magistrale, e per non rimanere fermo, e fare esperienza, mi è sembrata un'ottima occasione.

Ma adesso, a quasi 3 mesi dall'inizio, mi rendo conto che non è poi così una bella occasione....
Premetto che ho 23 anni ed è la mia prima esperienza lavorativa in azienda, in un'azienda comunque caotica nella quale nessuno ha il tempo di dar retta a nessuno.
Appena arrivato, il primo giorno, nessuno mi spiega cosa fare, mi dicono dove potermi posizionare su un'open desk condivisa con altre 4 segretarie e niente, rimane lì la cosa.
Fondamentalmente passo 8 ore della giornata a cazzeggiare su internet con il mio portatile, perché mi chiedono poche cose, come creare pagina fb, ogni tanto qualche telefonata, fotocopia, ma comunque cose che non richiedono 8 ore di lavoro intensive. E' capitato qualche volta (casualmente sempre venerdì e sabato) mi hanno mandato a fare delle consegne nelle parti più disparate d'Italia (Avellino, Milano, Roma). Chiaramente mi hanno dato un compenso "extra", ma comunque non ho iniziato questo stage per mettermi nei treni e fare il fattorino! Mi chiedono di sviluppare un'idea innovativa, ma io, da solo, senza nemmeno uno scambio di opinioni, o punti di vista di qualcuno sicuramente più esperto di me, senza conoscere il mercato in cui operi, i tuoi clienti, senza ulteriori indicazioni,come ti faccio a proporre un'idea innovativa completamente da solo? Il mio tutor non c'è mai, se lo vedo una volta a settimana di sfuggita è assai, non c'è nessuno col quale possa avere un confronto o che mi dia compiti da fare, quindi sostanzialmente passo la giornata a girarmi i pollici, lontano da casa, da amici e parenti. Quello che guadagno lo brucio tra affitto e benzina, di esperienza concreta nel mio settore non ne faccio, nemmeno in previsione della laurea magistrale. Più che un'opportunità la sto vivendo come una punizione....

Redazione_RdS

7 anni, 2 mesi fa

Caro jayjay,
la tua è una tipologia di lamentela molto comune qui sul forum della RdS. E - ça va sans dire - più che plausibile: a nessuno piace passare ore e ore davanti al computer senza fare nulla, e la cosa alla lunga può diventare davvero estenuante.
Il punto su cui riflettere è però un altro. E cioè che non sempre le aziende sono organizzate al meglio per ospitare uno stagista. Talvolta proprio perché al loro interno le dinamiche non sono chiare e definite, di modo che anche il tirocinante ne paga le conseguenze. Il risultato è appunto passare ore e ore apparentemente inutili.
Non dovrebbe essere così: il tutor deve essere presente quotidianamente, affidandoti mansioni con regolarità, come da progetto formativo. Se non lo fa è tuo diritto chiedere di correggere questa stortura all'ente promotore che ha attivato il tirocinio.
Nel frattempo però non tutto è perduto: quelle ore di buco ti serviranno comunque nel futuro, perché avrai avuto modo di osservare le attività di un ufficio, di un'azienda, il modo di rapportarsi con i colleghi, come comportarsi in contesti professionali. Non tutti i ragazzi di 23 anni ne hanno la possibilità, e questo rappresenta un vantaggio competitivo nel momento in cui ci si inserisce nel mercato del lavoro.
Inoltre cerca di sforzarti di trovare anche tu qualche modo per renderti utile il più possibile. Pensa a qualche attività a cui ti piacerebbe dedicarti e chiedi a qualche collega il supporto necessario per portarla avanti. La proattività è anche un modo per farti apprezzare e far sì che in futuro si ricordino di te: e chissà che non ne venga fuori qualcosa di più concreto di uno stage.
Torna a scriverci e un caro saluto

jayjay

7 anni, 2 mesi fa

In risposta a #24054
Sì! Ma a parte questo, quello che mi fa andare "in para" è il fatto che comunque l'azienda è in un paesino sperduto nella campagna tra Abruzzo e Molise....quindi io passo 8 ore al giorno a non fare niente perché nessuno mi da compiti, ma non finisce qui. Ho trovato casa in un paesino "morto" in cui non c'è nulla......questo per dire che già in ufficio sclero, non ho rapporti con nessuno, e poi anche nel "post" lavoro la situazione è così. 
E a volte capita pure che non riesco a tornare nei fine settimana, perché i treni e l'auto sono troppo cari.
Devo dire che se lo stessi facendo nella mia città non avrei problemi perché comunque, finita la giornata, avrei la mia "vita", ma qui no. 
E d'altronde, sapendo che ho intenzione di iscrivermi alla magistrale ad ottobre, mi hanno fatto proprio capire che possibilità di assunzione non ce ne sono e che il rapporto finirebbe lì.
Quindi, che fare? Non vorrei nemmeno chiudere così il rapporto perché mi sembrerebbe brutto, mi hanno proposto loro di fare questo tirocinio e, chiaramente, ponendola così non vorrei nemmeno sentirmi dire o dar loro adito di "rinfacciarmi" qualcosa...

Ylpr

7 anni, 2 mesi fa

Quanto ti capisco. Stessa situazione, meno km e ambito diverso, ma  8 h davanti ad un pc senza far nulla è da attacchi di panico. 

jayjay

7 anni, 2 mesi fa

 jh

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