Bossing contro gli stagisti
7 anni, 5 mesi fa di Nideares
bossingCOMMERCIALE ESTEROente di formazionestage
Buongiorno a tutta la community!
Spinta dalla lettura di tanti miei sfortunati colleghi ho deciso di condividere la mia storia di stage in modo forse da poter essere di aiuto.
Dopo la mia laurea in Giurisprudenza mi sono proposta per uno stage in Ufficio Sales presso un'azienda del mio territorio. Sono stata inquadrata come stagista commerciale estero, dal momento che parlo tre lingue certificate. Con i colleghi mi sono trovata molto bene, non anche con la direzione purtroppo. Ho cercato di rendermi utile il più possibile: in tre mesi ho praticamente riordinato e archiviato tutti gli armadi di tutti gli uffici. Come purtroppo accade spesso, alle mie richieste di poter essere edotta su semplici operazioni in modo da poter essere davvero di aiuto mi veniva risposto che non avevano tempo da dedicarmi in quel momento. Inutile dire che il momento di formarmi non è mai arrivato.
Un giorno, approfittando della richiesta di un mio superiore in merito alla mia soddisfazione, ho chiesto di poter imparare di più, convinta che sarei potuta essere più utile al mio ufficio se avessi imparato i rudimenti della gestione commerciale degli ordini, attività che subissava letteralmente i miei colleghi, tanto da non riuscire ad evadere tutte le richieste. Scrivo questo per farvi capire che di lavoro ce n'era da fare, e molto, ed il mio contributo avrebbe potuto essere più che utile a tutti.
Dopo una settimana circa da questa discussione vengo convocata dai piani alti e subisco una vera e propria lavata di capo, durante la quale la responsabile si lamenta di miei presunti "comportamenti scorretti", conditi da riferimenti alla delusione che avevo provocato in chi mi aveva dato la possibilità di accedere allo stage: io basita chiedo spiegazioni e vengo cacciata dall'ufficio in malomodo e invitata ad abbandonare lo stage.
I miei referenti e colleghi, una volta raccontato tutto cìò, sono ugualmente sbigottiti, anche perchè passando le giornate a fotocopiare e riordinare armadi era pressocchè impossibile causare un eventuale danno.
L'escalation continua così: nel giro dei due giorni successivi vengo spostata in un altro ufficio e costretta a condividere un angolo di scrivania con una collega: sono senza pc, senza telefono e mi comunicano di avermi disattivato il badge aziendale, obbligandomi a recarmi di persona dall'impiegato preposto per segnare le mie pause e uscite per la pausa pranzo.
Non paghi vengo poi convocata dalla medesima responsabile del personale, la quale mi prospetta il mio futuro casomai volessi restare: i miei unici compiti saranno archiviare, archiviare e archiviare: niente clienti, niente ordinativi, nulla. E quando avrò archiviato tutto potrò solo, cito il testuale, "guardare il muro, intesi?!".
Dopo questa scenetta difficile da credere vengo letteralmente scortata in magazzino da una collega e abbandonata in mezzo ai muletti: chiarisco che la mia copertura assicurativa non era estesa a quest'area aziendale ed era gennaio, quindi immaginatevi il freddo bestiale che c'era lì. I magazzinieri sono stati gentili e mi hanno fatta accomodare in un piccolo ufficio e avvisata che per andare al bagno avrei dovuto chiedere la chiave: data la presenza di tanti autotrasportatori che andavano e venivano non era sicuro non chiudere la porta del bagno a chiave.
A questo punto, stremata, chiamo l'ente di formazione responsabile dello stage: mi viene detto con candore che sono cose che capitano e l'unica cosa che mi rimane è andarmene di mia spontanea volontà. Sul momento ho fatto così, ho firmato e me ne sono andata. Una volta uscita mi è stato detto da chi ne sa più di me che l'ente non si è comportato come avrebbe dovuto: la procedura corretta per casi come questi è inviare una persona dell'ente che attesti la mia condizione di dislocazione dall'ufficio a cui ero stata assegnata e far partire una denuncia in Regione.
Ora che so che questo è l'iter la prossima volta agirò diversamente.
Anche a voi è capitata un'esperienza folle come questa?
Un abbraccio a tutti cari colleghi!
Redazione_RdS
7 anni, 5 mesi fa
bossingCOMMERCIALE ESTEROente di formazionestage
Cara Nideares,
a conferma di quanto ti è stato riferito, possiamo dirti che è proprio così: l'ente promotore non può liquidarti con un 'capita' e consigliandoti poi di andartene. Il suo compito è infatti quello di vigilare e garantire il corretto svolgimento dello stage e il rispetto del progetto formativo concordato, mettendo in campo tutti i suoi mezzi affinché si raggiunga questo fine. Poi, in caso, sarai tu a decidere di tua spontanea volontà di andare via. Ma il caso deve essere segnalato a chi di dovere proprio per far sì che non si ripeta e che un'azienda simile non sia più ammessa a un programma di stage: un tirocinante è in azienda per imparare, non è un normale dipendente e non deve in alcun modo subire un trattamento simile.
Grazie per la tua testimonianza e un caro saluto
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