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Aiuto. Finalmente riesco a pronunciare questa parola. Cosa fare dopo una triennale a 35 anni.

7 anni, 7 mesi fa di Simona1948

Salve, mi chiamo Simona e ho 35 anni. Scrivo qui perché non so proprio a chi rivolgermi, perciò spero vogliate perdonarmi se sono fuori luogo o fuori tema. Spero comunque in un vostro consiglio o parere visto che a consigliarmi da sola non sono buona. Io non sto cercando lavoro, sto cercando una "strada da seguire" e che mi porti da qualche parte perché non posso piú permettermi di fare passi falsi.
Spiego la mia situazione:
i passi che ho fatto finora sono stati tutti finalizzati verso un solo obiettivo: la traduzione. Oggi, dopo tanti anni di giri a vuoto, sono costretta a rinunciarci: ho speso soldi, tempo ed energie per una laurea triennale in lingue (tedesco e russo) conseguita all'Orientale nel 2014 e un master in traduzione settoriale dal russo all'italiano, senza contare i libri acquistati per lo studio da autodidatta e il tempo speso su internet a cercare di capire qual era la strada giusta da prendere, ma ho sempre rimediato un buco nell'acqua.
Come ho detto ho già 35 anni, vivo coi miei e per collaborare alle spese di casa do ripetizioni a ragazzi delle elementari, medie e superiori in tutte le materie (tranne matematica e fisica), il che mi permette di guadagnare qualcosina. Nel tempo libero non esco, né guardo la tv, né vado da nessuna parte perché non guido. Studio. Studio le lingue che ho studiato all' università. Anche quando facevo altri lavori avevo sempre con me il libro di tedesco o russo. Ah, e anche romeno. L'inglese e il francese li conosco perché li ho studiati a scuola, e ora spiego la grammatica ai ragazzi del doposcuola. Ehggià, le lingue sono una specie di fobia per me.

Il mio dilemma è: ho rinunciato al mio bel sogno di tradurre libri. Ora che devo fare? Finora ho solo brancolato nel buio. Non ho mai voluto insegnare ma mi sa che è la strada piú giusta. Mi conviene fare la magistrale e poi abilitarmi all'insegnamento?
Io penso che in Italia l'università sia fatta male, troppa teoria, troppi esami che non servono a niente. Ma se riprendere i libri e mettermi a studiare, sí, anche materie che reputo inutili, servirà per diventare insegnante di tedesco, va bene. (In realtà sarebbe piú semplice per me insegnare inglese ma è troppo complicato, non avendo studiato la lingua nel triennio).
Qualcuno si trova nella mia stessa situazione, piú o meno? Qualcuno saprebbe consigliarmi qualcosa, anche se solo per dirmi: "vai a raccogliere la frutta, che è meglio"? Qualcuno sa se oltre all'insegnamento ho altre possibilità? Grazie.

Redazione_RdS

7 anni, 7 mesi fa

Sì certo, specializzarsi in qualcosa è sempre una buona idea, quindi anche la magistrale è un'opzione.
Ti giriamo però anche un consiglio che hai indirettamente ricevuto sulla pagina Facebook della Repubblica degli Stagisti (dove abbiamo raccontato il tuo post). Una lettrice ti suggerisce di provare con il settore commerciale estero.
Pensaci!
E un caro saluto
In risposta a #post23716

Simona1948

7 anni, 7 mesi fa

In risposta a #23714


Grazie mille, davvero, per la risposta e per i consigli.
Io ho cercato molto su internet e ho mandato anche il CV. Ho scoperto però che le agenzie di traduzione cercano madrelingua e altre aziende pretendono comunque un certificato e tanta esperienza, cose che a me mancano. Ho deciso cosí di fermarmi un attimo e partire da zero. Ho scelto una lingua tra le tante su cui concentrarmi (non va bene conoscere tante lingue, bisogna conoscerne bene una). Questo mese mi stavo preparando per prendermi un certificato di lingua russa ma ho mollato perché ho scoperto che il livello A2 è troppo basso. Ciò vuol dire che non basta studiare da soli a casa, imbottirsi di grammatica non basta, serve esperienza e sicurezza.
Insomma il problema principale per me è la sicurezza. Conosco le lingue e le studierò per tutta la vita ma non me la sento di fare passi piú grandi della mia gamba, mi fanno paura le parole "ambasciata" e "consolato" perché so di non esserne all'altezza, perciò penso che la cosa migliore sia la specialistica perché mi consentirà di fare esperienza, di acquisire sicurezza e, ovviamente, un pezzo di carta utile più di quello della triennale.
Se anche la magistrale non sarà in grado di darmi la sicurezza necessaria per buttarmi tranquilla nel mondo della traduzione, allora seguirò la strada dell'insegnamento. Che ne dite?



Redazione_RdS

7 anni, 7 mesi fa

Ciao Simona,
la prima domanda che viene da fare dopo il tuo post è: ma hai mai davvero cercato lavoro come traduttrice? Oppure hai da subito gettato la spugna? Perché conoscere a fondo due lingue come il tedesco e il russo non è come sapere l'inglese o lo spagnolo... il mercato dovrebbe essere ben meno saturo di persone come te. Hai provato per esempio a rivolgerti all'ambasciata tedesca o russa, o ai rispettivi istituti di cultura per avere informazioni su come tu possa mettere a frutto le tue conoscenze? Insomma, ci sembrerebbe proprio un peccato buttare tutto all'aria.
Quanto all'insegnamento, perché no! Sarebbe comunque un modo per dare un senso ai tuoi studi. Le ripetizioni vanno bene, ma continuare a guadagnarsi da vivere così quando si potrebbe puntare ben più in alto ci pare veramente uno spreco.
Mettiti all'opera e facci sapere gli sviluppi. Nel frattempo ti giriamo anche un nostro articolo che parla di un'altra opportunità che potresti avere: quella di un tirocinio in una istituzione europea. Puoi dare un'occhiata qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/tirocini-per-traduttori-alleuroparlamento
Non ti scoraggiare, e in bocca al lupo per tutto!

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