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Confusione stipendio stage

7 anni, 8 mesi fa di Gloggist2

Salve a tutti, mi sono appena iscritta al forum per via di un dubbio che mi è sorto con l'arrivo del mio terzo stipendio da stagista. Ho iniziato il mio percorso presso un'azienda di abbigliamento, come commessa. I primi due mesi ho sempre preso 533 euro netti. Fin dall'inizio dello stage, in giornate in cui l'affluenza era veramente pessima e in negozio eravamo magari in tre ( 1 persona ogni ora circa se andava bene), mi facevano uscire mezz'ora/un'ora/due ore prima, poiché secondo loro non aveva senso stare in tre a "guardarsi negli occhi".. e va bene, lo stipendio rimaneva invariato. Quest'ultimo mese per due domeniche non mi hanno fatto addirittura venire avvertendomi la mattina stessa, asserendo appunto che non c'era un'anima e che non c'era motivo di stare tutte lì, che loro erano obbligate ma io no, io un po' a disagio e sentendomi anche un po' in colpa, ho chiesto se erano sicure e ho comunque lasciato la mia disponibilità in caso le cose cambiassero e avessero poi bisogno di me, ma niente. Fatto sta che questo mese lo stipendio mi è arrivato con 57 euro in meno. Ho chiesto a una collega ( non la capa del negozio, per intenderci) e mi ha detto che molto probabilmente è per via di queste domeniche.
Ora io mi chiedo, ma è giusto o normale che non mi abbiano detto niente in merito? Che non mi abbiano dato la scelta per lo meno , della serie : "Oggi non c'è nessuno e io ti farei stare a casa, considera però che ti scalo la giornata dallo stipendio"? Se ci fosse qualcuno disposto a chiarirmi un po' le idee sulla questione gliene sarei grata.

Redazione_RdS

7 anni, 8 mesi fa

Cara Gloggist,
è una situazione limite la tua, nel senso che di certo il comportamento è eticamente scorretto perché come ben dici non ti hanno lasciato scelta. Ma purtroppo non c'è niente di nettamente illegale nello scalarti le giornate di assenza dal rimborso spese del tirocinio. Questo perché il rimborso non deve necessariamente essere corrisposto per intero allo stagista se non è presente in azienda, benché - come nel tuo caso - l'assenza sia forzata. Qui puoi trovare maggiori informazioni: https://repubblicadeglistagisti.it/pages/faq/.
Detto questo, vorremmo fare una considerazione generale su questa tipologia di stage sempre più diffusa, ovvero quella nei negozi di abbigliamento. La nostra testata se ne è occupata spesso (vedi per esempio qui: https://repubblicadeglistagisti.it/article/stagisti-da-zara), e sempre per criticare questo uso distorto dello strumento del tirocinio. Che è concepito per formare dei giovani a un mestiere, senza sottoporli a obblighi lavorativi veri e propri, e non per sfruttare manodopera a basso costo come nel caso della vendita. Qui ci vorrebbe invece un bel contratto, con una retribuzione normale, ferie etc. E anche un periodo di prova, così se le cose non vanno, si può sempre recedere. Se il negozio ha poca affluenza, basterebbe inserire una risorsa part time per esempio.
Ti consigliamo quindi, anche alla luce di quanto successo, di cominciare a guardarti intorno, per verificare che non ci sia qualcosa di meglio da cui ricominciare.
Torna a scriverci e un caro saluto

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