Ordina per...

Autenticati per poter ricevere gli aggiornamenti

Cerca nel Forum

Stage "formativo" truffa, come uscirne?

8 anni fa di Sara Catalini

giornalismopubblicistastagetesserino

Racconto a tutti voi la mia esperienza nella speranza di avere un consiglio o al limite di essere utile a qualcuno che un giorno si troverà nella mia stessa situazione.
Ho iniziato mesi fa uno "stage formativo" volto all'assunzione presso una testata online.
Dopo tre mesi di prova e lezioni con cadenza settimanale di un'ora, la promessa era la possibilità di iniziare il percorso per il conseguimento del tesserino da pubblicista.
Le lezioni, se così possono essere chiamate, consistevano nella lettura ad alta voce di dispense stampate da vari siti internet.
Nel mentre era obbligatorio produrre due articoli al giorno su varie tematiche.
I referenti avevano parlato di un'inserimento in azienda di un mese durante il quale testare le competenze acquisite nei due mesi precedenti e così al termine della prova da remoto ho iniziato ad andare in redazione.
In sede mi aspettavo una formazione più adeguata, ma l'esperienza sul campo si è tradotta in due o tre consigli dati alla bene e meglio, mentre scrivevo più di 5 articoli al giorno ed ero lì dalle 8 alle 4 tutti i giorni dal lunedì al venerdì.
Inizialmente si era parlato anche di un forfettario dato che spostarsi e impegnarsi tutto il giorno senza essere pagati poteva essere gravoso.
Ovviamente non ho visto l'ombra di un euro, anzi, mi è stato detto che non si era mai fatta parola di un compenso.
Oltre a pensare di avere le traveggole, mi sono scontrata con una realtà giornalisticamente mediocre: nessuna coordinazione, competizione per accaparrarsi gli argomenti di tendenza che riscuotevano più successo, articoli doppiati per mancanza di comunicazione, nessuna riunione di redazione, e furti di copia e incolla ad altri siti non attendibili.
Ora viene il bello. Finisco la prova e mi viene detto che sono andata abbastanza bene ma che non avevano la certezza di assumermi, così mi propongono una sorta di patto: ti diamo fiducia se tu ti impegni ad occuparti di un argomento nuovo mai trattato prima, il trading finanziario.
In sostanza avevo due mesi di tempo per impratichirmi sull'argomento e se non fossi stata produttiva il rapporto di lavoro si sarebbe chiuso, aggiungo qualche info pratica:sarei stata presa con uno stipendio di 400 euro per stare in redazione dalle 8 alle 5 senza contratto ma con ritenuta d'acconto.
Al che non avendo una formazione economica, ma umanistica, dopo due giorni da questa proposta che inizialmente avevo accettato ho fatto dietrofront pensando che la mia assunzione non fosse legata esclusivamente a questo.
Ho ricevuto una paternale e parecchi commenti fuori luogo sul personale, inutili e pesanti nonchè svilenti se penso ai mesi di lavoro gratuito.
Scopro poi che la stessa testata aveva pubblicato annunci per economisti stipendiati almeno 1500 euro da inserire in azienda a tempo indeterminato.
Facendo due più due mi sembrava ovvio che volevano sobbarcarmi di un compito gravoso spendendo molto meno di quanto avrebbero dovuto.
Ora siamo ancora in "trattativa" sebbene io sia disgustata e cerco un modo per uscirne senza avere problemi, anzi, facendo presente la loro scorrettezza. Cosa posso fare? In ogni caso non accettate di lavorare gratis, mai, il vostro lavoro è prezioso.

Redazione_RdS

8 anni fa

giornalismopubblicistastagetesserino

Cara Sara,
su situazioni simili riceviamo sfoghi e lamentele a bizzeffe su questo forum. Quello che vorremmo capire in prima battuta è in che modo sei stata inquadrata nelle varie fasi, se ti hanno offerto uno stage regolare (quindi con ente promotore, convenzione di stage, progetto formativo... ma ci pare di capire di no), se si è trattato di un corso con a corredo uno stage curriculare, oppure se il tutto è avvenuto senza uno straccio di documentazione, completamente a nero. E' chiaro che il comportamento di questa azienda fa acqua da tutte le parti, ma bisogna capire anche per esempio in quale regione risiedi: questo perché, se fossi stata inquadrata in stage, potrebbe anche essere che i 400 euro siano legittimi, in nome delle soglie regionali stabilite con la riforma del 2013 (puoi vedere qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/download/beststage2016-bassa-3mb/). Anche se la prima falla sta già nelle modalità di lavoro: uno stage non si può assolutamente svolgere da remoto, perché è indispensabile la presenza fisica in azienda. Ma comunque facci sapere di più, e sapremo anche dirti nel dettaglio cosa risulta contrario alla legge (dacci anche qualche indicazione in merito a queste trattative, per capire se c'è qualcosa di accettabile o meno dal punto di vista normativo). Altra cosa: se hai deciso di declinare l'offerta e il tuo è uno stage, non avrai alcun problema perché lo stage può essere interrotto in qualunque momento senza necessità di preavviso né di motivazione.
Infine, cara Sara, qualche considerazione sul mondo giornalistico e sulle testate "furbette" che promettendo il tesserino da pubblicista agiscono scorrettamente. In questa nostra inchiesta parlammo ad esempio di chi finge di essere pagato pur di ottenere l'iscrizione all'Ordine, tanto per capire di cosa stiamo parlando: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/articolo-finti-pubblicisti-contromisure-ordini.
E ce ne siamo occupati anche altrove: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/tabella-iscrizioni-pubblicisti-ordini-regionali; http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/confronto-normative-pubblicisti-ordini; http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/truffa-pubblicisti-aspiranti-giornalisti-sfruttati; http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/testimonianza-pubblicista.
E' un mondo complicato, le fregature sono dietro l'angolo, entrare in redazione resta un sogno per tantissimi e c'è chi se ne approfitta spesso e volentieri. Quello che ti consigliamo di fare è di cercare una testata seria con cui iniziare una collaborazione che ti possa portare da qualche parte (tesserino o meno). Di aziende spregiudicate che lucrano sulle speranze altrui, inutile dirtelo, il nostro paese è pieno e l'unico strumento che abbiamo per limitare questa piaga è non accettare le loro proposte "indecenti". Aspettiamo quindi che tu ci dia ulteriori informazioni, ma se tanto ci dà tanto si tratta dell'ennesima beffa pseudolavorativa, quindi a nostro modo di vedere faresti benissimo a dire di no.
Un caro saluto

Torna al più nuovo