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Finti tirocini formativi

8 anni, 2 mesi fa di rancies

comunicazionelavorosardegnastage e lavorotirocinio

Approfitto di questo spazio per condividere con voi la mia esperienza. Circa un mese e mezzo fa trovai in un sito di annunci un'offerta denominata "Tirocinio formativo" dove selezionavano una figura dinamica, appassionata conoscitrice del mondo dei social e dotata di spirito d'iniziativa da inserire in progetto di sviluppo aziendale. Presa dall'entusiasmo spedii subito il mio curriculum. Un'opportunità da non perdere, pensai, considerato che ho una laurea triennale in comunicazione, una specialistica in comunicazione pubblica e ho frequentato diversi corsi certificati di Social media marketing e Formazione su Google ma soprattutto sono appassionata della materia e quindi non smetto mai di studiare. Due settimane dopo vengo contattata per un incontro. Un'ora di colloquio, devo dire abbastanza pesante! Dopo aver discusso del mio curriculum il titolare dell'azienda mi chiede informazioni molto tecniche sul metodo che avrei utilizzato nel gestire la sua pagina facebook aziendale, lecito, niente da ridire. Alla fin dei conti più che un colloquio si è trattata di una consulenza vera e propria dove io descrivevo i passaggi necessari per le strategie di comunicazione e marketing digitale e lui prendeva appunti. Alla fine del colloquio mi viene chiesto se fossi disposta a spostarmi con la mia auto in tutta la regione per organizzare eventi di formazione (attività principale dell'azienda) e se fossi disposta ad un tirocinio formativo. Risposi di si ma solo se il periodo di formazione poi si sarebbe convertito in un rapporto di lavoro perchè, per il mio modo di vedere, per iniziare a lavorare in un'azienda prima c'è sempre bisogno di formazione iniziale e se questo fosse stato con un tirocinio non ci sarebbero stati problemi. Tre settimane più tardi rivengo contattata per un secondo colloquio. Incontro sempre il titolare dell'azienda dove mi dice che ha fatto tanti colloqui ed è indeciso su tre persone e devo fare in modo di convincerlo a prendere me. Si inizia sempre lo stesso discorso, espongo la mia strategia di comunicazione, lui prende sempre appunti, tant'è che delle volte mi dice di fermarmi che sta prendendo "qualche" appunto. Si arriva al dunque : una settimana di prova, tirocinio di 6 mesi per 400 euro. "E dopo i sei mesi cosa succede?" domando io. Risposta "se ti comporti bene, si vedrà" Gli faccio presente che ho già avuto esperienza di voucher e tirocini con promessa di contratto mai arrivato. Molto disturbato dalla mia osservazione mi saluta e mi accompagna alla porta. E' vero il titolo dell'annuncio era "Tirocinio formativo" ma tutto poteva sembrare tranne questo! Le attività sarebbero state: gestione dei canali social, organizzazione degli eventi di formazione e attività amministrativa. Tutto per 400 euro per 6 mesi full time con trasferte, auto propria e in totale autonomia. Un lavoro vero e proprio pagato 400 euro senza assicurazione e contributi. Quest'anno sono prossima ai 30 anni, non rientrerò più in garanzia giovani, ho già 5 tirocini alle spalle, sono laureata da 7 anni alla triennale e da 4 alla magistrale. Posso dire di essere fuori dal mercato del lavoro, perché ebbene si, dopo i 29 anni non si è più giovani, non si hanno più sgravi fiscali e quando ci sono non li utilizzano perché il costo del lavoro è sempre e comunque alto ma soprattutto, in questo paese la professionalità non paga.

Redazione_RdS

8 anni, 2 mesi fa

comunicazionelavorosardegnastage e lavorotirocinio

Ciao rancies,
ti ringraziamo per questo tuo secondo intervento perché - di nuovo - ci offre uno spunto di riflessione. Questa volta sulla seconda parte della tua storia, da cui si evince, come si intuiva dal racconto iniziale, come tu non avessi in realtà alcuna intenzione di iniziare quello stage. A nostro modo di vedere hai fatto bene (lo ribadiamo) perché dire di no in certi casi è sacrosanto, per esempio quando la proposta lavorativa o di stage è al limite con la serietà e lo sfruttamento. E soprattutto quando ha tutta l'aria di essere, come dici, un lavoro vero e proprio "mascherato da stage". Rifiutare è forse lo strumento più potente contro le offerte discutibili come quella in cui sei incappata tu.
Torna a scriverci e un caro saluto
In risposta a #post22255

rancies

8 anni, 2 mesi fa

comunicazionelavorosardegnastage e lavorotirocinio

In risposta a #22254
Gentile redazione, 

vi ringrazio per la risposta e per il lavoro che fate ogni giorno. Mi trovo d'accordo con la vostra osservazione e certamente cercherò di tenerla a mente in caso ce ne fosse bisogno, ma permettetemi di fare una precisazione. L'atteggiamento che ho sostenuto è dato dal fatto di aver appreso il tipo di tirocinio (o meglio un full time a 400 euro mascherato da stage) è stato dopo aver già deciso di non prendere parte a questa realtà. Credo che il punto dove focalizzare l'attenzione sia proprio questo, non l'atteggiamento del candidato a fine colloquio dopo una proposta alquanto imbarazzante. Il tema che voi volete affrontare è giustissimo, esistono per un colloquio di lavoro delle linee guida da seguire, per quanto ovviamente possano essere condivisibili o meno, ma non è il mio il caso da prendere in esempio, cosi come è stato fatto nella vostra pagina social. Il mio colloquio è andato KO semplicemente perché ho deciso io di farlo andare  così. Se avessi voluto farlo andare in un altro modo non avrei fatto quelle osservazioni,  ma avrei cercato di emergere tra gli altri candidati
Vi ringrazio per l'attenzione e ancora una volta per l'ottimo lavoro che fate ogni giorno.
Un caro saluto

Redazione_RdS

8 anni, 2 mesi fa

comunicazionelavorosardegnastage e lavorotirocinio

Cara rancies,
la tua testimonianza ci offre lo spunto per un tipo di riflessione diverso rispetto a quelle che di solito facciamo per i casi come il tuo. Il punto è questo: di fronte alla possibilità di entrare in azienda, è molto importante fare attenzione all'atteggiamento che si mostra. Un'obiezione come quella che hai dato al tuo interlocutore - nonostante tutte le valide motivazioni che ci possano essere dietro - potrebbe lasciar intendere che di fronte c'è una persona poco motivata o con qualche riserva sulla posizione che le si sta offrendo. Ci sta quindi che il selezionatore si risenta e preferisca passare oltre. Questo per dire che il comportamento da tenere durante un colloquio è alla base del suo esito: se si inizia con atteggiamento polemico, facile che finisca male.
Fatta questa premessa, probabilmente meglio così. Nel senso che come ben dici un tirocinio vero e proprio significa formazione e non espletamento di mansioni da dipendente vero e proprio (a 400 euro però). Quindi ben venga il tuo no.
Capiamo anche la tua delusione per i cinque tirocini alle spalle, senza che ancora ti si sia mai aperta un'opportunità nel mercato del lavoro. Ok la stanchezza di cercare, ma non pensare di esserne fuori. A soli 29 anni, e perché mai? Continua a farlo quindi perché l'impegno di solito ripaga.
Ti postiamo anche un articolo di qualche tempo sugli errori più comuni dei giovani italiani di fronte al mercato occupazionale:
http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/intervista-michele-favorie
E questo sulle modalità di svolgimento dei colloqui in alcune aziende del nostro network "virtuoso": https://www.google.com/url?q=http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/colloquio-istruzioni-per-l-uso-nuova-rubrica-su-repubblica-degli-stagisti
Un caro saluto e torna a raccontarci gli sviluppi!

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