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Stage formativo o sfruttamento per sostituzione dipendente?

8 anni, 3 mesi fa di Davide Bianchi

Salve, Mi chiamo Davide,Ho quasi 21 anni e sono di Pisa, sono diplomato in ragioneria e programmazione, volevo raccontarvi la mia esperienza. ho attivato un tirocinio formativo presso uno studio commerciale il 15 febbraio. All'inizio mi è sembrato molto interessante e costruttivo, però adesso mi sembra soltanto di fare il sostituto perché hanno carenza di personale e il lavoro è tanto.
Praticamente i primi due mesi mi hanno effettivamente insegnato a passare le fatture di vendita/acquisto e fare la prima nota, ma passati i due mesi mi ritrovo a fare le stesse cose tutti i mesi ovvero passare le fatture e la prima nota (come i dipendenti regolarmente assunti), non mi insegnano più niente, mi danno i documenti e mi dicono di passarli (anche perché una volta imparato il procedimento sono tutte molto simili le casistiche). Il mio orario è dalle 9 alle 13 poi 14:30 alle 18:30 e abitando lontanto avevo chiesto se potevano farmi fare l'orario continuato ma mi è stato negato senza darmi spiegazioni e quindi mi ritrovo a passare quell'ora nello studio senza fare niente mentre potrei uscire prima (facendo sempre 8 ore) e impiegare quell'ora per me stesso (soffro di sovrappeso e dovrei fare minimo 1 ora di palestra il giorno ma con l'orario che ho mi è impossibile). L'ultima cosa che mi è capitata è che per fare un assenza devo mandare una mail per avvertire la "responsabile del personale" e quindi il 3 giugno mi sono preso un giorno per motivi personali (Mio nonno usciva dall'ospedale), mando la mail e mi risponde dicendomi che dovevo aspettare la sua autorizzazione e che essendo un periodo duro per lo studio avevano bisogno di tutto il personale + tirocinanti (ma allora sono uno schiavo a basso costo).... Ditemi se è normale una cosa del genere.

Redazione_RdS

8 anni, 3 mesi fa

Caro Davide,
è soprattutto l'ultimo aspetto tra quello che ci segnali a sollevare maggiori perplessità. Sulle assenze la normativa sugli stage non prevede nulla di specifico (può capitare invece che le regole siano fissate nella convenzione di stage che hai firmato), ma questo perché molto banalmente il tirocinio non deve essere concepito come lavoro bensì come periodo di formazione. Logica vuole quindi che i giorni di assenza o le ferie siano concordati tra ente ospitante e stagista senza troppe formalità, facendo appello soprattutto al buon senso. Questo significa che non dovrebbero farti problemi per un'assenza di un giorno (a meno che tu non lo faccia per abitudine), e soprattutto non dovrebbero obiettarti la necessità della presenza di personale: tu sei lì per imparare, dando il tuo contributo certo, ma la tua presenza non deve sostituire quella di lavoratori veri e propri pagati con un vero stipendio.
Stessa cosa per le mansioni: dovrebbe esserci alla base di tutto un progetto formativo da seguire, che presupponga la progressiva acquisizione di nuove competenze. Se così non è, qualcosa non va.
I casi come i tuoi, caro Davide, di tirocini che assomigliano a lavoro sottopagato, si sprecano purtroppo. Quello che puoi fare per difenderti è rivolgerti al tuo ente promotore, che è l'incaricato di vigilare sul corretto svolgimento dello stage, affinché questa situazione si risolva. Altrimenti, puoi sempre pensare all'ipotesi di sospendere il tutto, ma nel tuo caso ci sembra forse un po' azzardato. Ti giriamo nel frattempo la nostra guida Best stage 2015, con tutta la normativa sugli stage, sperando possa tornarti utile:
http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/best-stage-2015-ai-blocchi-di-partenza.
Un caro saluto

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