Esatto, senza ente promotore non può attivarsi nessuno stage. Esiste, in caso, l'opzione voucher lavoro per le piccole collaborazioni, molto utilizzata ultimamente. Ma con questa modalità entriamo nella sfera lavorativa vera e propria, niente a che vedere con lo stage.
In risposta a #post21880

Caro Cenzovin,
per quanto riguarda l'alternanza scuola-lavoro (ne abbiamo scritto per esempio qui http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/alternanza-scuola-lavoro-commento-francesco-bacchini-universita-studio-bicocca-lexellent), sicuramente questa è una possibile opzione: ma anche noi, come i tuoi amici, non sappiamo dirti nel dettaglio come concretamente vengano inquadrate queste situazioni perché è materia delegata alle scuole. Ti conviene quindi per saperne di più rivolgerti al tuo istituto di riferimento.
Per quanto riguarda lo stage invece, funziona così: si attiva tramite un ente promotore, cioè un'organizzazione come una università o un centro per l'impiego (ma non solo), che si occupa di redigere la convenzione (ovvero il "contratto" dello stage), di compilare e approvare il progetto formativo e di vigilare sul suo corretto svolgimento. Ci sono poi l'ente ospitante, ovvero l'azienda che ti accoglie, e i due tutor, uno aziendale (ovvero all'interno dell'ente ospitante) e uno all'interno dell'ente ospitante. Ti giriamo la nostra guida che spiega nel dettaglio tutti questi aspetti: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/best-stage-2015-ai-blocchi-di-partenza.
Per la questione della flessibilità, puoi stare tranquillo nel senso che sugli orari in genere ci si accorda tra ente ospitante e stagista, e non ci sono regole precise a cui attenersi nella normativa vigente.
Speriamo di esserti stati utili e un caro saluto