Ciao a tutti,

Mi sto per laureare in Beni Culturali.
Ho passato gli ultimi mesi a cercare lo stage curriculare, ricerca che ancora non è finita e che insieme a una chiusura generale di chi lavora nel settore riscontrata negli anni precedenti mi sta spingendo sempre più a intraprendere una direzione diversa.
Avendo seguito il curriculum economico mi trovo ora nel libretto più di 40 cfu di SSD economico (anche se nei contenuti non lo sono stati al 100%), più o meno sufficienti ad entrare in una magistrale di economia; ovviamente non Bocconi o similia ma comunque le stesse magistrali a cui possono iscriversi i laureati in economia e commercio.
Scrivo per chiedere a qualcuno che ha conoscenze o è ben informato riguardo i processi di selezione delle risorse umane delle aziende se un curriculum "incoerente" come quello che avrei io (con un po' di scongiuri) tra tre anni costituirebbe un deficit troppo grande all'ingresso sul mercato del lavoro; in pratica se mi sconsigliate un cambiamento così drastico, anche considerando che tutte le esperienze avute finora scomparirebbero dal mio cv essendo esclusivamente in ambito artistico, e che probabilmente impiegherei 3 anni per laurearmi con un voto non eccellente.
Punterei solo a trovare un lavoro dignitoso, non ho pretese di carriera.

In internet non ho trovato nessun racconto di esperienza simile, per questo chiedo ora.
Vorrei inoltre chiedere se omettere dal cv il corso di laurea triennale nel mio caso sarebbe sconsigliabile o potrebbe essere una soluzione.

Scusate per la prolissità,
Grazie