Buongiorno a tutti,
scrivo per essere rasserenata e raccontare la mia esperienza personale. Ho iniziato il mese scorso un tirocinio presso un'azienda (della quale preferisco non fare nome, per tutelarmi) ed ho firmato un progetto formativo che prevedeva determinati ruoli ed obiettivi. In realtà per la metà del tempo facevo tutt'altro: da un tirocinio reception/risorse umane si è passati ad attività di telemarketing. Ho mostrato subito la mia insoddisfazione, sentendomi dire che al momento avrei dovuto fare quello. Personalmente era per me molto difficile e soffrivo di questa situazione, unita ad un ambiente non accogliente. Nei giorni scorsi ho ricevuto una nuova proposta di lavoro, questa volta con assunzione e non tirocinio: ovviamene ho deciso di accettare. Questa mattina mi sono rivolta al cpi della mia città spiegando la situazione e mi hanno consigliato di avvisare telefonicamente l'ente ospitante, rassicurandomi sul fatto che non avevo alcun obbligo nei loro confronti. Il punto è questo: quando mi sono recata dal mio responsabile sono stata attaccata duramente, anche sul mio operato durante questo mese (non avevano mai mostrato problemi nei miei confronti), sono stata accusata di essere maleducata, mi è stato detto che sarei dovuta andare anche oggi a svolgere le mie mansioni e addirittura hanno messo in mezzo la classica frase" stia calmo lo dica a sua mamma" (in risposta alle sue urla nei miei confronti). L'incontro si è concluso con una minaccia da parte del responsabile: redigerà una relazione negativa nei miei confronti. Ora volevo sapere se possono rivalersi nei miei confronti in qualche modo, anche se personalmente non capisco cosa possa aver sbagliato!