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Cambiare facoltà o fare la magistrale? Non capisco qual è la mia strada

8 anni, 10 mesi fa di Pepper

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Ciao a tutti, sono una ragazza di 25 anni che si è da poco laureata in lingue. Comincio però a pensare che come settore non faccia per me, nonostante mi sia laureata con il massimo dei voti e abbia la media del 29 in tre diverse lingue... quindi che fare? Continuo una specialistica senza interesse, solo per completare gli studi? Oppure sarebbe meglio iscrivermi direttamente a un'altra facoltà? Con il rischio però di uscirne a trent'anni...

Il fatto è che trovo molto difficile capire cosa mi piace e cosa voglio fare. Insegnare non mi ha mai attirato, così come l'interpretariato, di traduzione invece (che era un po' il mio sogno) ho sentito parlare così male da mettere da parte l'idea.
Tutti gli altri lavori richiedono le lingue solo come competenza "extra", avendo come base lauree diverse (economia, marketing, architettura, informatica ecc...). Quindi mi sono chiesta: ma a che cavolo è servita la mia laurea se poi non ci posso praticamente fare nulla? A che serve saper parlare in tre lingue diverse se poi non hai di COSA parlare?

Di passioni ne ho diverse e sono sempre stata un'ottima studiosa, quindi so che potrei fare un po' tutto quello che offre l'università, dall'infermiera all'architetto. Il problema è che non riesco a decidermi! Mi sento in questa fase di stallo in cui non so che diavolo fare della mia vita, dopo aver frequentato una triennale assolutamente inutile che mi ha solo fatto sprecare anni.

Le lingue, intanto, me le tengo e continuerò sicuramente a coltivarle. Mi possono tornare molto utili sia per il lavoro che per eventuali trasferimenti... ma il resto?
Voi come avete fatto a capire cosa vi piaceva? Come avete scelto?

Redazione_RdS

8 anni, 10 mesi fa

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Cara Pepper,
grazie per aver aperto questo bel dibattito sul nostro forum, facendo luce su una questione di cui non si parla spesso: riuscire a capire cosa davvero ci piacerebbe fare nella vita. A volte un tormento subito dopo l'università... saperlo da subito aiuterebbe invece a capire come muoversi e quindi a intraprendere al più presto un percorso, rendendolo sicuramente anche più facile.
Premesso questo, nel tuo caso - come redazione - ci sentiamo di consigliarti un bel master. Che è sempre qualcosa a metà tra studio e lavoro e - se scelto con cura - può davvero rappresentare un trampolino di lancio verso un'occupazione (anche se i master migliori sono spesso anche i più costosi). Noi tempo fa stilammo un vademecum su come scegliere quello giusto (lo trovi qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/postlaurea-i-consigli-di-asfor-su-come-scegliere-il-master-giusto). Nel pezzo si spiega come uno degli aspetti principali da valutare sia il collegamento con il mondo del lavoro, il placement insomma. Se il livello è buono, l'investimento vale la pena. Altrimenti forse no. E poi, se ci pensi, con il master puoi avvicinarti alla pratica di un mestiere e capire se fa per te o no.
Speriamo di averti aiutato anche solo un po', in attesa che qualcuno dei nostri lettori dica la sua.
Un caro saluto
ps Per il campo delle traduzioni, dai un occhio qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/ehows-offerta-di-lavoro-truffa-per-traduzioni-sottopagate

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