abolizione degli stage
13 anni, 3 mesi fa di riscri
Salve a tutti,
sul forum leggo storie e commenti più vari sugli stage nel nostro Paese.
Io ne ho fatti 4: 3 gratuiti e uno con rimborso spese di 400 euro.
Vi risparmio il racconto. Sarebbe identico a quello di migliaia di utenti.
Credo che limitarsi a parlare o disquisire in maniera ipocrita sull'utilità o megno degli stages sia un insulto all'intelligenza di chicchessia.
Gli stages sono lavoro subordinato sottopagato in nero. Stop.
Quello che una volta si chiamava lavoro nero, oggi si chiama stage.
Non solo. A subire questa pratica vergognosa di sfruttamento spesso sono le persone più qualificate. Una persona con la terza media, state pur sicuri che non viene chiamata a fare lo stage.
Cosa vuol dire questo? Che in Italia dal '97 in poi(anno in cui con il pacchettro Treu si introduce la figura del tirocinio formativo) è possibile, per legge, far lavorare persone e non pagarle o sfruttarle miseramente. In alcuni stati americani c'è la pena di morte per legge, in Italia lo sfruttamento dei giovani qualificati.
Il nostro legislatore, il nostro Stato, sono stati promotori e attuatori di un vero e proprio massacro delle nuove generazioni, spacciato per riformismo.
Tutto questo, inoltre, è stato incentivato dalla successiva riforma Berlinguer del 3+2 che ha liceizzato le Università italiane, distribuito abusi e cattedre a destra e manca, e ha previsto la possiblità di inserire nei piani di studi i cd. tirocini curricolari.
Con la scusa di una formazione fasulla, scimiottando qualche paese europeo, ecco come si è legalizzato il lavoro nero in Italia.
Tutto ciò si è in breve tempo esteso a qualsiasi settore o mansione: ciò che prima era lavoro dipendente, ora è stage o, se sei forutnato, contratto a progetto.
Tutto ciò produce un solo risultato: disoccupazione dilagante(lo stage giuridicamente non è un rapporto di lavoro), allungamento dei tempi di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, avvilimento delle famiglie costrette a sobbarcarsi il peso del mantenimento dei figli fino a 30 anni e oltre, affossamenteo del cd. contratto di apprendistato, ossia di quel contratto di lavoro che già per sua natura prevede l'alternanza di formazione e prestazione lavorativa.
E quindi perchè introdurre e incentivare gli stages, se esiste già il contratto di apprendistato, anch'esso rimodulato e normato nel pacchetto Treu?
A questa domanda nessuno vuole rispondere. Tutti fanno finta di non vedere o si limitano a dire quanto sono brutti gli stages!
Abbiamo i Damiano e i Fassina, poi, che ci prendono in giro a più riprese. Parliamo cioè di esponenti politici appartenenti a quella schiera di intellettuali che nel '97 e '99 hanno distrutto mercato del lavoro e università e che oggi fanno finta di prendere a cuore il problema della precarietà, che la loro stessa ideologia e fasullo riformimo ha creato e determinato. E come si combatte la precarietà secondo loro? Continuando a sfruttare i nostri giovani con un rimborso di 400 euro al mese!!!
Non serve un economista o uno statista per capire che basterebbe semplicemente abolire dal nostro ordinamento la figura dello stage. Eh, no, direbbe qualcuno di voi.Ma scherziamo!? I nostri giovani con un contratto di lavoro, compreso di diritti e doveri, ferie, malattie, oneri fiscali e previdenziali?! Con l'apprendistato? Eh, no..pussa via..
Si continui a lavorare in nero, a morire di fame con gli stages a 400 euro al mese di Damiano, i contrattini a progetto di Italia Lavoro, i contratti di somministrazione di 15 giorni. Continuate a laurearvi per fare i commessi a 300 euro al mese.
Di questo passo si ingrossano solo le file delle clientele, fatte di persone disperate, di una guerra tra poveri alla ricerca di un stipendio di 1000 euro al mese con cui barattare il proprio voto nella cabina elettorale.
E qual'è la risposta di fronte a questo massacro? "Beh..è normale che si usino gli stages, le aziende non possono assumere persone, ma devno prima formarle".
Domanda: ma prima che venissero introdotti gli stages, allora, non lavorava nessuno?
Nessun azienda assumeva, non si facevano concorsi, ecc.?
E come campavano le generazioni prima di questa?
Di rimborsi spese o co.co.co a 800 euro al mese?
Si laureavano per andare a spolverare i magazzini a 200 euro al mese?
E poi se dopo 5 anni di scuola superiore, 5 anni di università, una persona deve essere ancora falsamente formata, ma che studia a fare?
E' questo il modello di sviluppo ideato e pensato dai Damiano e Fassina?
Beh, da premio Nobel.
Intanto, per tutta risposta, in quest ultimo anno accademico sono calate del 6% le immatricolazioni universitarie. Si allarga sempre di più il divario con i Paesi europei, nonostante già siamo tra quelli il minor tasso di laureati in Europa.
Infine, continuiamo a fare manovre finanziare, tagli, aumento di aliquote...ma nessuno dice che tutti quelli che lavorano in stage, essendo lavoratori in nero, non versano oneri fiscali e contributi previdenziali.
Risultato: disccupazione, minor gettito fiscale, pensione bassissima per i giovani di oggi pensionati del domani, arretramento cuturale del livello medio della popolazione.
E state ancra a disquisire di quanto gli stages sono brutti, inutili, ecc?
Svegliatevi!!!
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