Stage quasi terminato e la decisione di frequentare l'università
13 anni, 3 mesi fa di giagiu
Ciao a tutti,
chiedo consiglio a riguardo di una "situazione" particolare su di uno stage che non so bene come affrontare. Mi spiego meglio: il mio stage (della durata di 6 mesi) presso un'azienda di outsorcing sta quasi per terminare, mancano 3 settimane. E' un lavoro in cui ritengo potrei dare di più, dovrei occuparmi di amministrazione del personale e contabilità, qualcosa faccio ma spesso mi ritrovo a fare più da segretaria personale che altro. E' comunque un lavoro frenetico, per uscire all'orario stabilito e fare quindi le canoniche 8 ore faccio molta fatica, ci sono spesso straordinari da fare perchè vengono dati più lavori contemporaneamente, e 8 ore, che posso sembrare tante, finiscono poi con l'essere pochissime! Preciso inoltre che, a poche settimane dalla fine e con le ferie di mezzo che dovrebbero iniziare a breve (dico dovrebbero perchè a me non è stato ufficialmente comunciato nulla), non mi è stato ancora detto nulla riguardo il mio fututo presso quest'azienda.
Nel frattempo, dopo averla rimandata per quasi un anno per motivi vari, ho finalmente deciso di iscrivermi all'università. Sarei quindi tentata, almeno inizialmente, di cercare un impiego part time per potermi dedicare per lo meno i primi mesi allo studio (frequentare qualche lezione, capire come funziona, imparare a gestire il mio tempo tra studio e lavoro...). Come dovrei comportarmi? Dove mi trovo ora non mi hanno ancora detto nulla, ancora nessuna certezza, inoltre se venissi assunta (cosa comunque non certa) mi ritroverei a fare molti straordinari ed il tempo per studiare mi verrebbe sicuramente meno. Posso, in qualità di semplice stagista, parlare francamente con la mia responsabile e spiegarle la situazione chiedendo, se possibile e solo nell'eventualità avessero deciso di tenermi, di venirmi incontro per via dello studio? Premetto che suona come una pazzia solo a dirlo, il chiedere che a alavoro ti aiutino se devi studiare e ti diano quindi un po' più di tempo libero, ma non so bene come muovermi... senza contare che a fine agosto il mio stage termina quindi mi resta meno di un mese per organizzare tutto. Inoltre, è normale che non mi abbiano ancora fatto sapere nulla rispetto alla decisione di tenermi o meno? Ringrazio chiunque mi possa dare una qualche risposta!
giagiu
13 anni, 3 mesi fa
Ciao,
scusa del ritardo nella risposta ma per vari motivi non sono riuscita a dedicarmi troppo ad internet in queste settimane. Comunque, lo stage l'ho frequentato per un ramo dell'agenzia interinale GI GROUP S.p.A., più precisamente il ramo che si occupa dell'amministrazione del personale assunto in cantieri vari. Io comunque seguo più che altro la contabilità, essendo uscita da ragioneria ed avendomi quindi scelta anche in base all'indirizzo scolastico. Devo precisare però che sono stata chiamata da loro dopo che la scuola aveva fornito il mio nominativo. Parlo al presente perchè i nodi sono stati "in parte" sciolti: ad una settimana dal termine sono finalmente riuscita a chiedere le loro intenzioni ed il mio futuro all'interno dell'azienda, e questi i fatti: co.co.pro. fino a fine settembre, in quanto la crisi economica - che non risparmia nemmeno i grandi gruppi - non permette per il momento di assumere personale in qualità di dipendente. Non volendo prolungare lo stage, l'azienda ha utilizzato la scappatoia del contratto a progetto. Ovviamente ho accettato, meglio di nulla e soprattutto meglio della disoccupazione. Preciso inoltre che ho messo in chiaro l'argomento università: amo essere chiara e, per quanto il contratto sia solo fino al 30 di settembre, ho voluto comunque far sapere che, in caso di prolungamento dello stesso avrei utilizzato le 150 previste da contratto per il diritto allo studio. La reazione è stata molto positiva, e mi è stato anche detto che il diritto allo studio è fondamentale e sacrosanto, pertanto non influirebbe in eventuali decisioni di assunzione. Onestà per onestà però, mi è stato anche detto che a fine settembre potrei ritrovarmi a casa, vista la situazione attuale del gruppo, e che nel caso questo si avverasse, per tenermi all'interno dell'azienda, la mia dirigente avrebbe il potere di farmi rimanere soltanto con un ulteriore contratto a progetto e null'altro, in quanto le decisioni di assunzione sono prese dalla sede centrale di Milano. Evvai di precariato in pratica... Ma forse ora uno spiraglio di luce: un CV inviato qualche mese fa è stato "riesumato" dalla ditta a cui l'avevo inoltrato, e dopo un colloquio sostenuto in questi giorni, sembrerebbero ben intenzionati nei miei confronti, partenza con contratto - da dipendente - di 1 anno. Gli orari concordati (mi è stato detto che potrei gestirmeli io) si concilierebbero con l'università, ed avrei più possibilità di seguire le lezioni. Cosa non meno importante, il luogo di lavoro in questione si trova a 10 minuti da casa mia, a fronte dei 40 che faccio attualmente ogni mattina. Insomma, sarei ben propensa ad accettare per via delle molte condizioni a vantaggio di studio e tempo libero per studiare. L'azienda è a carattere familiare, per questo la mole di lavoro non sarebbe tanta come lo è dove sono ora. Certo, passerei da un grande gruppo ad una piccola realtà, ma in quest'ultima le prospettive di assunzione per 1 anno sono pressochè certe, nel grande gruppo invece, mi hanno messo in chiaro che potrei anche non rimanere.
Chiedo scusa se mi sono dilungata ma visto il vostro aiuto mi sembrava giusto rendervi partecipi dell'epilogo.
Ps: sono dalla provincia di Vicenza!
tony8822
13 anni, 3 mesi fa
Ciao,scusa se te lo chiedo ma sei diplomata/o,per quale azienda stai facendo lo stage? Sono mesi che cerco stage per diplomati a Torino ma non ho trovato nulla...ti ringrazio in anticipo
giagiu
13 anni, 3 mesi fa
Grazie mille per le risposte! eh sì avete proprio ragione, un confronto è inevitabile. Io comunque in questi mesi ho continuato a guardarmi in giro (si da il caso che questo posto sia a 40 minuti di macchina da casa mia...), ma apparte questo è chiaro che devo comunque sapere le loro intenzioni, a maggior ragione per il fatto che settimana prossima andremo in ferie, quindi rimangono davvero pochissimi giorni per capire un bel po' di cose, contando soprattutto che l'università cambia un po' i piani e non può certo passare totalmente in secondo piano.
Per cui prenderò coraggio e chiederò qual futuro mi attende all'interno di questa azienda!
Redazione_RdS
13 anni, 3 mesi fa
Cara Giagiu,
a tre settimane dalla fine dello stage, è importantissimo che tu cerchi un confronto con la tua tutor! Al di là dei tuoi progetti futuri, è giusto che l'azienda ti dia un feedback rispetto al tuo percorso formativo, e ti faccia sapere se ha intenzione di offrirti un posto di lavoro.
L'atteggiamento più consigliabile è quello di chiedere appunto un riscontro: lasciare cioè che siano loro a fare la loro - eventuale - proposta, e solo in un secondo momento fare eventuali richieste.
La situazione potrebbe evolversi in svariate maniere:
1) potrebbero dirti arrivederci e grazie, cioè non proporti nessuna tipologia di prosecuzione del rapporto di collaborazione;
2) potrebbero proporti una proroga dello stage, alle stesse condizioni (orario, rimborso) di adesso, o con modalità diverse;
3) potrebbero offrirti un contratto di lavoro, e qui chiaramente il ventaglio di possibilità è enorme: dal contratto a progetto al contratto a tempo indeterminato, passando per l'apprendistato, l'inserimento, il tempo determinato... A ciascuno di questi contratti corrispondono differenti diritti, doveri e retribuzione.
Quindi il nostro consiglio è senz'altro quello di chiedere alla tutor/responsabile un appuntamento, chiedendo esplicitamente un feedback sul tuo stage e un'indicazione sulle prospettive future; e poi riservarti di valutare la loro eventuale proposta, sulla base di quello che tu senti di voler fare per il tuo futuro.
weldIng
13 anni, 3 mesi fa
ciao,
fossi in te chiederei chiaramente cosa vogliono fare..
sta a te parlare della tua decisione di iscriverti all'uni..
forse io lo ometterei fincheè non hai firmato.. anche perchè per legge i lavoatori che studiano hanno diritto a permessi per lo studio retribuiti per studiare, ad altri giorni per dare gli esami.. quindi non devi chiedere il favore che ti lascino del tempo.. e' un tuo diritto averlo (e devi pretenderlo).
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