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Annuncio stage con poche informazioni

Ciao Violy! Se posso ti consiglierei un'azienda che è situata a Plymouth chiamata Almond Vocational Link Ltd.Ci lavoro da due anni e quando son arrivata in Inghilterra ero una semplice partecipante all'ultima edizione del Programma Leonardo Da Vinci, ora parte di Erasmsus+. Se posso esserti utile contattamiUn caro saluto, Valentina

Ultimo Post: 8 anni, 8 mesi fa

Di: ValentinaAlmond

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Malattia e recupero ore

Cara Varanasy, andiamo per ordine. Non ti nascondiamo che, messo in questi termini, il racconto sul certificato medico lascia alquanto perplessi. Prima cosa perché uno stage, è sempre bene ribadirlo, non rappresenta un rapporto di lavoro ma un periodo formativo, dunque è di per sé fuori luogo contestare l'assenza di un giorno per malattia, per di più attestata tramite certificato medico che non saresti neppure tenuta a presentare. Negli stage i casi sono due: per le assenze o non è previsto nulla oppure la regolamentazione delle stesse si formalizza nella convezione di stage, stabilendo per esempio un tetto massimo consentito. E tutto lascia supporre, ragionando per buon senso, che quell'assenza per malattia, come tale imprevedibile, sia un tuo diritto, senza comportare nessuna necessità di recupero delle ore a meno che non sia esplicitamente previsto nella convenzione di stage. A scanso di equivoci però (come redazione di un giornale, per le questioni troppo tecniche, per cui andrebbe interpellato un giuslavorista, non possiamo addentrarci troppo nel dettaglio o dare risposte certe) ci riserviamo di utilizzare il condizionale. Ci eravamo anche occupati di recente della possibilità che uno stage venisse perfino interrotto ad esempio dopo un infortunio, ma in circostanze ben più gravi in cui l'assenza si prolungasse per un lungo periodo (vedi qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/infortuni-stagisti-ente-ospitante-puo-interrompere-rapporto). Per quanto riguarda il rimborso spese puoi invece leggere qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-che-succede-al-rimborso-spese-in-caso-di-assenza-per-malattia-o-interruzione-anticipata. Quanto alla proroga: sì, è legale perché la durata massima dello stage è di dodici mesi proroghe comprese nello stesso soggetto ospitante. Teoricamente, ciò dovrebbe costituire un'eccezione, per esempio in caso il percorso formativo non sia stato per qualche ragione completato; ma capita che venga utilizzato come "procedura standard", tanto che in alcuni annunci di ricerca stagisti c'è addirittura indicata la durata 3+3 o 6+6. Si parla di "proroga" quando solitamente sussistono contemporaneamente tre condizioni: che il soggetto ospitante resti il medesimo, che lo stage prosegua senza soluzione di continuità e che la convenzione di stage con annesso progetto formativo non cambi (cioè che settore di inserimento dello stagista, nominativo del tutor aziendale e percorso formativo restino immutati). La ratio della proroga è che i tre protagonisti dello stage (soggetto promotore, soggetto ospitante e stagista) concordino che per qualche motivo il tempo inizialmente previsto per lo stage non sia stato sufficiente al tirocinante per svolgere appieno il percorso formativo, e vi sia dunque bisogno di altro tempo. Ovviamente, come è facilmente intuibile, questa motivazione talvolta è solo di facciata, e viene usata più o meno onestamente dalle aziende per poter trattenere una risorsa che ritengono valida ma a cui, per ragioni contingenti, non hanno la possibilità di offrire un vero contratto di lavoro. Nei casi degli esercizi commerciali poi, il discorso è ancora più complesso perché se è già piuttosto discutibile che sia necessario inserire stagisti (la formazione è alla base di un tirocinio, e non è così pacifico che per fare il mestiere di commesso o venditore sia necessario formarsi), il tirocinio diventa poco credibile quando arriva addirittura all'anno. Più facile pensare che dietro ci sia un'azienda poco corretta che utilizza lavoro sottopagato mascherandolo con gli stage. E siccome dodici mesi di stage per imparare a fare la commessa sono un'enormità se credi potresti anche segnalare l'abuso alla Direzione territoriale del lavoro a te più vicina. Puoi verificare anche qui tutte le info sugli stage: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/best-stage-2015-ai-blocchi-di-partenza. Speriamo di averti aiutata e un caro saluto

Ultimo Post: 8 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Straordinari non pagati e stage

Caro Andrea, diciamo che non esiste una risposta certa, "assoluta", alla questione. Bisogna in primis specificare, come si spiega nelle nostre faq oppure nella guida Best stage 2015 scaricabile qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/best-stage-2015-ai-blocchi-di-partenza, che rispetto agli orari le normative sugli stage non prescrivono in genere nulla di preciso. Vi sono dei casi in cui si concorda a priori che lo stage sia part-time, per esempio 20 o 25 ore la settimana; la stragrande maggioranza degli stage è tuttavia "full time", quindi presuppone la presenza dello stagista in ufficio per circa 38-40 ore settimanali (che è l'orario standard di lavoro). Nel tuo caso invece è proprio indicato nella convenzione di stage. Tuttavia - qui è il buonsenso che parla - ci si aspetta che lo stagista si uniformi all'orario della struttura presso cui opera: e cioè arrivi all'ora in cui il lavoro comincia all'interno dell'ufficio, e se ne vada all'ora in cui il lavoro termina. Ciò significa, nel caso per esempio di uno stage nella redazione di un quotidiano, che lo stagista non si presenterà alle 9 di mattina se lì si comincia a mezzogiorno, e però non pretenderà di andarsene alle 6 di sera se nei quotidiani si lavora solitamente fino all'ora di cena. Sempre il buonsenso, a ogni modo, suggerisce che se in una data azienda vi è l'abitudine di lavorare 10-11 ore al giorno, tirare nottata per rispettare le scadenze o altro, allo stagista non venga richiesto di assicurare una presenza continuativa secondo quegli orari "massacranti": perché è appunto uno stagista, e non un lavoratore. Ciononostante, il tirocinante potrà decidere di sua volontà di fare qualche volta gli stessi orari dei dipendenti, magari per dimostrare buona volontà, nella prospettiva di inserirsi nel gruppo di lavoro e magari poter essere assunto al termine dello stage. L'ideale è in sostanza riuscire a creare una situazione di equilibrio tra dimostrazione di buona volontà da parte tua e utilizzo di una risorsa diversa da un lavoratore vero e proprio da parte dell'azienda. Il punto non è tanto competere con gli altri colleghi stagisti, quanto cosa ti aspetti da quell'azienda e - viceversa - cosa loro si aspettano da te. E' ovvio che, non trovandoti bene, magari anche perché l'azienda non fa il suo dovere seguendoti come dovrebbe nelle mansioni affidate o non rispettando il progetto formativo, non sei stimolato a restare oltre l'orario di lavoro neppure di tanto in tanto, perché - in fondo - restare dentro quel contesto non ti interessa più di tanto (come ammetti tu stesso). L'azienda, a sua volta, non può obbligarti a restare oltre le 17 e sarebbe inopportuno che lo facesse essendo tu uno stagista, tuttavia potrebbe notare questa tua insoddisfazione e decidere di non proseguire oltre lo stage offrendoti un lavoro a tutti gli effetti. Del resto il tirocinio è un po' un periodo di prova, in cui ente ospitante e stagista imparano a conoscersi per decidere se proseguire oppure no la collaborazione. Speriamo di esserti stati utili e un caro saluto

Ultimo Post: 8 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Smartworking, Milano spinge l'acceleratore: “Aziende, si può lavorare anche fuori dall'ufficio”

«Il lavoro agile, o “smart working”, può essere uno dei tasselli per cambiare profondamente il modo di lavorare degli anni 2000: un modo per migliorare sia le condizioni di lavoro, sia la produttività delle aziende e la qualità della vita delle persone». Con queste parole Andrea Orlandini, vicepresidente dell’AIDP – l'Associazione italiana per la direzione del personale – ha aperto qualche giorno fa l’incontro «Una legge agile per un lavoro agile» organizzato dalla sua associazione e dal Comune di Milano …

Ultimo Post: 8 anni, 8 mesi fa

Di: Matteo Moschella

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colloquio durante stage

Caro Pasquale, innanzi tutto va detto che essendo la tua richiesta per un solo giorno di permesso dubitiamo che possano esserci problemi di sorta. Di per sé lo stage non è un rapporto di lavoro, ma il frutto di una convenzione stipulata tra ente promotore, ente ospitante e stagista per lo svolgimento di un periodo di formazione di quest'ultimo all'interno di un contesto aziendale. Quindi, così come è possibile interrompere lo stage - nel caso si decida di farlo - senza dover ricorrere a motivazioni o preavviso, anche per il discorso delle assenze non esistono norme "assolute" che stabiliscano limiti esatti. Di solito questi elementi vengono regolati all'interno della convenzione di stage, introducendo per esempio un massimo di assenze consentite. Trattandosi di un solo giorno, è lunare pensare possano obiettarti qualcosa. Quanto alla domanda se dirlo o meno al tuo tutor, affidandoci al buon senso possiamo risponderti dicendo che sta a te valutare il da farsi sulla base del rapporto che hai con lui (o lei). Se ritieni di avere abbastanza confidenza puoi farlo, chiunque capirebbe che è normale che un ragazzo si tenga aperte diverse possibilità se è in fase di stage, proprio per il ragionamento di cui sopra (non è un rapporto di lavoro). Ma non ci sarebbe nulla di male neppure a omettere il tutto: se hai bisogno di un giorno di permesso, e il tuo responsabile si fida di te e sa che non è tua abitudine avanzare richieste simili, potresti anche semplicemente indicare dei generici "motivi personali". Discorso valido anche per il tuo futuro colloquio con la nuova azienda. Anzi, in linea di massima potrebbe anche essere motivo di apprezzamento il fatto che tu ti dia da fare per non restare "a mani vuote" in caso non venissi selezionato. Dando il segnale di una persona che ha voglia di fare. In bocca al lupo per tutto e un caro saluto

Ultimo Post: 8 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Iter assunzioni Accenture

Ciao! Posso sapere se sei stato ricontattato? Perché hanno chiamato anche me ieri, e mi hanno detto le stesse cose! 

Ultimo Post: 8 anni, 8 mesi fa

Di: Chiara Marchioni

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Master Online

Ciao Michele, grazie per il post, speriamo che a breve qualcuno tra i nostri lettori risponda alla tua domanda. Nel frattempo il consiglio che ti diamo è di cercare anche tra i social network, in particolare Facebook, dove si concentrano informazioni di ogni genere. Nei gruppi in special modo: inserendo nello spazio di ricerca il titolo del master te ne potrebbe apparire qualcuno, ed è lì che faresti bene a chiedere se è un corso che vale la pena frequentare, se può contare su un buon placement e quali insegnamenti vengono impartiti. Ti giriamo anche un nostro articolo 'evergreen' su come orientarsi nella giungla dei master: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/postlaurea-i-consigli-di-asfor-su-come-scegliere-il-master-giusto. In bocca al lupo e un caro saluto

Ultimo Post: 8 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Jobs Act, addio al contratto a progetto: anzi no

Era stata annunciata lo scorso anno e con Capodanno è diventata realtà. Stiamo parlando della scomparsa dei contratti a progetto, i cocopro, cioè le collaborazioni continuative a progetto. Il Jobs Act recita infatti che «a far data dal primo gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi …

Ultimo Post: 8 anni, 8 mesi fa

Di: Chiara Del Priore

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Stage estero

Grazie Iris. Una precisazione: l'uso del condizionale è d'obbligo in questo caso trattandosi di una normativa estera particolare come quella francese che, in sostanza, tende a consentire gli stage solo durante il percorso di studi. Riguardo l'accettazione del tuo tirocinio potrebbero infatti esserci delle sorprese per il fatto che tu non risulti più iscritta a una struttura 'scolastica'. Meglio verificare questo aspetto con l'ufficio stage... In risposta a #post21383

Ultimo Post: 8 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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«Che miniera d'oro per i giovani il network Ok Stage!»: parola di Sara, assistente marketing per DPV

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa del Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Sara Matarrese, 24 anni, Field Assistant a tempo indeterminato per DPV a Milano. Ho 24 anni e sono napoletana, ma da due anni vivo …

Ultimo Post: 8 anni, 8 mesi fa

Di: Annalisa Di Palo

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