Stage da 1.300 euro al mese a Helsinki, l'Agenzia europea per le sostanze chimiche apre venti opportunità

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 08 Apr 2022 in Notizie

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Sono aperte fino al giorno della Festa della Liberazione, lunedì 25 aprile, le candidature per partecipare ai tirocini offerti dall'European Chemicals Agency (Echa), l'agenzia di Helnsinki, in Finlandia, che si occupa di controllo sull'uso delle sostanze chimiche. «Implementiamo la legislazione Ue sull'uso delle sostanze chimiche» si legge alla sezione 'mission' sul sito, «allo scopo di proteggere la salute e l'ambiente». Un lavoro che contribuisce «al buon funzionamento del mercato interno, all'innovazione e alla concorrenza dell'industria europea della chimica».

Le tornate di tirocinio in questa agenzia sono due all'anno, con un rimborso spese di 1300 euro mensili più la copertura parziale delle spese per il viaggio. E si aprono rispettivamente «il primo marzo e il primo settembre»
 spiega alla Repubblica degli Stagisti Nedyu Yasenov dell'ufficio stampa Echa. Durano dai tre ai sei mesi, massima estensione non prorogabile.

Il totale degli stagisti per ogni sessione «è di circa una ventina di selezionati», per cui in un anno l'agenzia ne accoglie circa quaranta. «La media di candidature per ogni tornata è di 500 richieste» prosegue Yasenov. Un numero molto cresciuto negli anni della pandemia se si pensa che solo due anni fa, a ottobre 2020, l'Echa raccontava alla RdS di riceverne circa 130 in tutto. E gli italiani, anno dopo anno, si confermano tra gli aspiranti stagisti più solleciti: «Pur non avendo contato quante di queste candidature fossero provenienti dall'Italia» chiarisce l'addetta stampa, «gli stagisti vostri connazionali selezionati sono stati a marzo 2021 sette su venti, e a settembre dello stesso anno quattro su diciotto». 

Il boom di presenze si era già verificato nel 2020, con undici stagisti italiani in totale, contro i sei del 2019, e i tre del 2018. Segno che nel tempo l'agenzia si è fatta conoscere, ma anche sintomo del malessere che attraversa il mercato del lavoro italiano,
circostanza che spinge spesso a guardare oltre i confini nazionali. Nonostante il Covid che, seppure superata la fase di emergenza, ha lasciato il segno nella modalità di svolgimento dei tirocini: «Possono realizzarsi anche da casa» puntualizza Yaserov, ma come per tutti gli altri dipendenti dell'agenzia, «vale la regola del minimo di due giorni in ufficio». Da casa sì dunque, ma questa dovrà essere nella stessa città dell'agenzia.

Chi si candida ora avrà dunque l'opportunità di partire alla volta di Helsinki per iniziare lo stage il primo settembre. Si può fare domanda entro il 25 aprile a mezzogiorno (11 ora di Helsinki), candidandosi a una delle 23 posizioni aperte – ma è possibile anche inviare una candidatura aperta, non collegata a una specifica posizione, come è chiarito sul sito. Si va dall'Hazard Assessment, «per familiarizzare con i test non su animali» è scritto, «e sviluppare competenze nell'uso dei modelli QSAR», al Risk Management «per l'analisi delle alternative in sostituzione dei prodotti chimici», al dipartimento Affari legali per il supporto «nelle controversie davanti al Tribunale europeo o nelle ricerche sui casi giurisprudenziali».

I dipartimenti a caccia di stagisti sono anche altri, e per ognuni posizione i requisiti sono diversi a seconda del campo di attività. Per il legale è necessaria la laurea in legge e la conoscenza dell'ordinamento europeo, per l'unità Hazard la laurea in Chimica, Biologia o Farmacia, per il Risk Management la laurea in Economia. Per tutti
, per candidarsi è sufficiente aver completato solo il triennio, ma più in generale per partecipare è richiesta la conoscenza dell'inglese, oltre alla cittadinanza europea e l'assenza di precedenti esperienze presso le istituzioni dell'Ue di oltre otto settimane.

Vengono contattati unicamente i candidati che hanno passato la prima selezione e che dovranno sottoporsi a una intervista telefonica o in presenza. Prima di partire occorre anche stipulare una polizza assicurativa che sia valida in Finlandia, obbligatoria per lo svolgimento del tirocinio.

«Davvero interessante poter applicare nella pratica le mie conoscenze sulle scienze ambientali» afferma Nicola Tecce, ex stagista presso la Evaluation Unit nel corso del dottorato di ricerca. Il suo racconto è pubblicato sul sito dove si raccolgono le testimonianze degli ex. «È stata anche una grande opportunità per capire una realtà differente rispetto a quella sperimentata durante gli studi, e per collaborare con una squadra di scienziati».

Elisa Grabbe, tedesca, ha fatto pratica invece presso il Board of Appeal dell'Echa e dice di «essersi potuta addentrare nel sistema amministrativo dell'Ue e in come lavora un'agenzia europea». Si è appassionata al punto che le piacerebbe in futuro «lavorare di nuovo in un'agenzia». E infine Ana Rodés, dalla Spagna, stagista presso l'unità di Comunicazione: «Mi sono occupata di predisporre pubblicazioni e produrre contenuti per l'intranet. Così come di dare supporto per l'organizzazione degli eventi». Per lei c'è stato anche il lieto fine, perché, una volta concluso il tirocinio, dall'Echa è arrivata un'offerta per un impiego a tempo determinato presso l'agenzia. Un'opportunità che può presentarsi al termine di uno stage presso un'istituzione europea, ma che non può tradursi in un lavoro a tempo indeterminato che richiede invece – trattandosi di un ente pubblico – il superamento di un concorso.

laria Mariotti 

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