Che succede ai tirocini di Garanzia Giovani nelle regioni in zona rossa?

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 25 Nov 2020 in Notizie

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Che succede ai tirocini di Garanzia Giovani ora che è scattata la “seconda ondata” di Covid e l'Italia è stata divisa in zone gialle, arancioni e rosse? In particolare, nelle regioni dichiarate “rosse” questi tirocini possono proseguire tranquillamente? Migliaia di giovani se lo chiedono. Durante la prima fase della pandemia, quando i tirocini vennero inizialmente tutti sospesi per poi a macchia di leopardo riprendere in smart internshipping, non tutte le regioni si comportarono allo stesso modo nel disciplinare questi stage. Che tecnicamente sono extracurricolari “normali”, certo, uguali a tutti gli altri – ma forse “un po' più uguali degli altri”, perchè finanziati con fondi pubblici europei. Quindi, adesso, che cosa sta succedendo ai tirocinanti impegnati in Garanzia Giovani nelle zone rosse d’Italia?

Le regioni che rientrano in questa categoria sono quelle individuate secondo l’ultima Ordinanza del 13 novembre del ministero della salute, cui sono seguite altre di aggiornamento, ovvero: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Abruzzo, Campania, Calabria.

Il Dpcm del 3 novembre nulla dice esplicitamente riguardo ai tirocini attivati tramite Garanzia giovani. Per quanto riguarda gli stage, però, proprio nelle faq pubblicate il 23 ottobre dal Governo si specifica che i tirocini, al pari delle attività di ricerca e di laboratorio sperimentale e delle esercitazioni «possono ricominciare a essere svolte in presenza a condizione che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione». Si specifica pure, però, che nel caso questo non possa accadere «si potrà ricorrere alle modalità a distanza».

Tra queste regioni in zona rossa solo alcune, attraverso note o decreti regionali, specificano il caso particolare dei tirocini in Garanzia Giovani: Piemonte, Lombardia, Toscana e Calabria.

In Piemonte a inizio novembre è stato stabilito di sospendere l’attività in presenza in università e istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e pochi giorni dopo, il 13, la Prefettura ha chiarito che tutti i tirocini curriculari ed extracurriculari, quindi anche in Garanzia giovani, potevano proseguire purché nel rispetto dei protocolli condivisi di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus. Per quanto riguarda le nuove attivazioni, la Regione precisa che al momento e per tutto il perdurare dell’emergenza Covid il servizio di presa in carico della Garanzia Giovani, quindi la prima parte parte del percorso con la predisposizione di un percorso personalizzato, può essere erogato a distanza attraverso una videochiamata.

La Lombardia il 17 novembre ha pubblicato un avviso per aggiornare le modalità operative per questi stage. Nel testo del decreto si riprende la nota 4649 del 23 aprile 2020 in cui l’Autorità di gestione del programma Garanzia giovani dà indicazioni operative per lo svolgimento a distanza delle attività di formazione e alla luce del Dpcm del 5 novembre permette di erogare a distanza tali misure dal 9, approvando nel testo di pochi giorni fa le indicazioni per le rendicontazioni della formazione erogata a distanza. La Regione ha poi pubblicato delle faq relative alla gestione dei tirocini in emergenza Covid utili per tutti i tipi di stage.

La Toscana è in zona rossa dal 15 novembre e con l’ordinanza numero 109 del Presidente della Giunta regionale ha stabilito che i tirocini non curriculari possano essere svolti in presenza se le attività lavorative di riferimento non sono state sospese e nel rispetto delle indicazioni tecniche definite nelle linee guida. A fare da discrimine sulla possibilità di attivarne di nuovi o di sospendere quelli in corso è la realizzazione degli obiettivi formativi: se permane nonostante il periodo di pandemia, lo stage può continuare, altrimenti deve essere sospeso. Nello specifico i tirocini in Garanzia Giovani sono attualmente attivi compatibilmente con la effettiva operatività dei soggetti ospitanti. «Così come durante la prima fase della pandemia, è possibile utilizzare la modalità di svolgimento a distanza tramite strumenti ict anche per la Garanzia Giovani, così come è possibile attivarne di nuovi», spiega alla Repubblica degli Stagisti la neo assessora all’istruzione Alessandra Nardini, che ha sostituito in corsa Cristina Grieco.

La Calabria è stata inserita in zona rossa dall’inizio e in data 6 novembre il Dipartimento lavoro ha pubblicato le disposizioni per la gestione dei tirocini extracurriculari. Nel testo si ribadisce la possibilità di svolgimento in smart internshipping dello stage e si richiama la nota protocollare 163309 del 14 maggio per tutto quello non presente nel nuovo documento. Il riferimento è importante perché in quella nota si consentiva la ripresa delle attività formative on the job e di tutti i tirocini curriculari ed extracurriculari e si richiamava anche la circolare di chiarimento sul tipo di stage coinvolti, la 106008 dell’11 marzo: nell'elenco si trovano anche di Garanzia giovani. Il che significa che anche in questa seconda fase della pandemia gli stage attivati attraverso il programma europeo sono sospesi o, nel caso fosse possibile, possono continuare in smart internshipping. E infatti Patrizia Greto dell’ufficio stampa della Regione, cui la Repubblica degli Stagisti ha chiesto spiegazioni, conferma che attualmente «i tirocini di Garanzia Giovani per le attività che non sono state bloccate dall’ultimo Dpcm sono regolarmente in corso, fermo restando la volontà dei tirocinanti e soggetti ospitanti alla loro prosecuzione». Gli stage sono svolti in presenza e per le aziende che prima della chiusura del bando, a fine giugno, hanno presentato una richiesta di tirocinio che oggi risulta ancora aperta è possibile individuare un giovane e avviarlo allo stage.

L’Abruzzo solo il 20 novembre con una nuova ordinanza del ministero della salute è passato dalla zona arancione alla rossa. La restrizioni erano, però, già state adottate dalla Regione con un’ordinanza del 16. Nel testo della nuova ordinanza si stabilisce che i tirocini extracurricolari possono proseguire in presenza e per aiutare aziende e stagisti si è predisposto un elenco con le faq aggiornate in cui, chiaramente, si scrive che «anche adesso che la Regione è stata dichiarata zona rossa, i tirocini di Garanzia Giovani possono proseguire in modalità in presenza, nell’ambito delle aziende le cui attività produttive, industriali, commerciali, di servizi e sociali sono tra quelle autorizzate ad essere svolte».

Anche se non c’è nessun riferimento specifico alla Garanzia Giovani, per analogia si può intuire che tali tirocini debbano seguire le indicazioni generali fornite dalla Regione sullo svolgimento dei tirocini extracurricolari: è il caso della Campania in cui con l’ordinanza numero 90 del 15 novembre si stabilisce, genericamente, che è sospesa la frequenza delle attività formative ma queste possono proseguire a distanza.

Diverso, invece il caso di Valle d’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano che non hanno al momento tirocini attivi in Garanzia Giovani. La prima perché «si sta ancora lavorando alla predisposizione del nuovo avviso, rivolto alle agenzie per il lavoro accreditate in regione per la presentazione di progetti di tirocinio e formazione», come spiega Garbiella Frassy, del Dipartimento Politiche del lavoro della Regione. La seconda, invece, non ha attuato la Garanzia giovani, quindi non ha stage di questo tipo.

L’elenco è in divenire, visto il possibile passaggio di altre regioni in zona rossa e gli aggiornamenti che tutti si aspettano in vista del 3 dicembre, data ultima per cui le disposizioni sono state previste.

 Marianna Lepore

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