Mezzanotte del 15 maggio. È questa la deadline da tenere in mente per chi vuole tentare la candidatura alla prossima tornata di tirocini al Parlamento europeo. In palio ci sono da tre a cinque mesi tra i corridoi dell’assemblea comunitaria, e una indennità mensile di circa 1.220 euro, a cui si aggiungono il rimborso del viaggio e altre agevolazioni.
Agli italiani, a dirla tutta, questo trattamento economico sembra più uno stipendio vero e proprio che un rimborso di stage: non a caso, con 8.142 candidature presentate nel 2014, l’Italia si piazza di gran lunga al primo posto nelle domande, come confermano alla Repubblica degli Stagisti dall’ufficio tirocini basato in Lussemburgo.
La scadenza di maggio vale per tutte e tre le opportunità di stage, ovvero i tirocini Robert Schuman (suddivisi a loro volta in opzione generale e opzione giornalismo), i tirocini per persone con disabilità e i quelli per traduttori. Variabile la durata: nei primi due casi è di cinque mesi, non estendibili, con inizio fissato al primo ottobre; nell’ultimo si può rimanere in stage per tre mesi, prorogabili però di altri tre.
Rimborso e prestigio dell’esperienza rendono la selezione per i tirocini al Parlamento sempre più serrata. A firmare il "contratto" di stage arriva in media il 2% dei candidati. Nel 2014, ad esempio sono arrivate quasi 21mila domande per i tirocini Schuman. Un vero e proprio boom rispetto alle 8.500 domande arrivate nel 2012.
Il numero di stagisti non è fissato a priori. Dipende dal budget e dalle richieste delle varie Direzioni generali. L’esperienza insegna però che a varcare le porte dell’emiciclo europeo sono circa 500 giovani ogni anno. Nel 2014 sono stati per esempio 484 (poco più di 240 per tornata), di cui 77 italiani. Stessa sorte per i traduttori: delle quasi 6300 application registrate nel 2012, in 177 hanno strappato un biglietto per il Lussemburgo, sede della Direzione generale per la Traduzione, divisa nelle 24 lingue ufficiali.
I criteri per l’ammissione sono tutti rintracciabili online, nelle “Norme interne relative ai tirocini” e nelle “Frequently asked questions” sul sito ufficiale del Parlamento. Per l’opzione generale dei tirocini Schuman bisogna aver completato un percorso di laurea almeno triennale. Agli aspiranti stagiaire per l’opzione giornalismo, invece, è richiesta l’iscrizione ad un albo nazionale; ma c’è anche la possibilità, in alternativa, di certificare la propria esperienza professionale presentando articoli già pubblicati o di dimostrare un percorso di formazione giornalistica svolto in uno degli Stati membri.
È possibile, in ogni caso, candidarsi per entrambe le opzioni. Nel 2014 sono stati 399 gli stagisti presi per l’opzione generale e 85 quelli che hanno svolto uno stage giornalistico. Requisito obbligatorio poi, ça va sans dire, è la buona conoscenza di una delle lingue ufficiali dell’Ue (meglio se inglese, francese o tedesco), oltre a non aver mai avuto altre opportunità di stage o occupazione retribuita per più di quattro settimane in nessun altra istituzione europea.
I primi passi per la candidatura si compiono online. In questa fase non è necessario allegare nessun documento. Per l’opzione generale è richiesto di indicare il titolo della tesi, mentre i giornalisti devono indicare l’appartenenza o meno a un ordine professionale.
A tutti è richiesto di descrivere le proprie esperienze di studio e le motivazioni che spingono a candidarsi, oltre ad indicare due direzioni generali di preferenza e, in ultimo, due città dove si vorrebbe svolgere il tirocinio. Oltre alle sedi ufficiali di Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo, gli stage possono svolgersi infatti anche negli uffici “nazionali” del Parlamento, nei vari Stati membri.
Per compilare la domanda si hanno 30 minuti di tempo, oltre i quali i dati non vengono salvati e bisogna ricominciare daccapo. È bene dunque informarsi prima su quali siano i dipartimenti più affini alle proprie esperienze ed obiettivi, nonché preparare in anticipo le risposte motivazionali da inserire nel form: una volta conclusa, infatti, la domanda non può essere modificata. Nella propria casella mail arriverà una mail automatica di conferma con il riepilogo della domanda, da stampare e firmare in caso di selezione.
Il feedback, in caso positivo, arriva via mail tra i due e i tre mesi prima dell’inizio dello stage. Solo allora sarà necessario spedire copia cartacea dei diplomi indicati online, insieme al riassunto stampato e firmato della domanda presentata. Il rimborso previsto dal contratto di stage è aggiornato ogni anno. Per il 2015 ammonta a 1.223,26 euro netti, in quanto non soggetti a tassazione europea. Sta al tirocinante dare conto della borsa ricevuta nella propria denuncia dei redditi a livello nazionale. Alla copertura standard, il Parlamento aggiunge inoltre un rimborso per il viaggio andata/ritorno, in base al chilometraggio (130 euro circa per mille chilometri), oltre al rimborso per le missioni in altre sedi del Parlamento, con una base di 65 euro (nel caso non si pernotti fuori) e di 180 euro nel caso di una missione di almeno 24 ore. Agli stagisti sposati o con figli è concesso inoltre un ulteriore contributo di circa 240 euro al mese.
Regole quasi del tutto simili anche per le persone con disabilità, cui il Parlamento destina un numero riservato di posti (circa una decina per tornata) «come misura di azione positiva volta a favorire l’integrazione delle persone disabili sul luogo di lavoro». Più elastici i requisiti: è sufficiente anche un diploma non universitario. Il tempo per compilare online la candidatura sale a 90 minuti, ma c’è anche la possibilità di richiedere il modulo in altri formati. Il rimborso standard, inoltre, può essere incrementato fino alla metà - dunque fino a 600 euro - per coprire spese imputabili alla disabilità, a fronte di una certificazione opportuna delle esigenze.
Sede unica, invece, nel Granducato di Lussemburgo, per i tirocini riservati ai traduttori, con una media di circa 40 posti in ognuno dei quattro trimestri di stage. Tra i requisiti, la conoscenza di altre due lingue ufficiali europee, anche se la laurea in lingue non è un titolo discriminante. Simile l’ammontare della borsa prevista per i traduttori (nel 2014 ammontava a 1.223,26 euro), così come il rimborso extra per le spese di viaggio e per il sostegno familiare, in caso di coniuge o figli a carico. Anche la candidatura segue le stesse modalità di presentazione online, con il limite dei 30 minuti da rispettare. Meglio dunque farsi trovare preparati, scrivendo in anticipo motivazioni ed esperienze professionali.
Per tutti, in ogni caso, vale la regola indicata nei documenti ufficiali: il tirocinio non dà diritto né modo di accedere ad un posto di lavoro al Parlamento. Lì si apre il mondo dei test Epso. Ma questa è tutta un’altra storia.
Maura Bertanzon
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