Tirocini da 1700 euro al mese all'Ema, come funziona il programma (e perché al momento è sospeso)

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 22 Ago 2018 in Notizie

I tirocini nelle organizzazioni europee sono tra i più ambiti per i giovani italiani, per due motivi essenziali: i rimborsi spese, sempre abbastanza generosi, e le chance formative a cui danno accesso queste opportunità. Tra le favorite c'è sicuramente Ema, l'agenzia europea del farmaco, finita di recente al centro delle cronache per il trasferimento della sede londinese a Amsterdam, che concorreva come finalista insieme a Milano. E il perché anche qui è presto spiegato: una indennità mensile di 1550 sterline (1740 euro circa), un rimborso spese di viaggio per distanze superiori a 150 chilometri, una serie di benefits tra cui la possibilità di far parte del club che organizza attività sportive e culturali e di usufruire del cosiddetto flexitime, una turnazione oraria flessibile, svolgere mansioni realmente formative.

E infatti gli stagisti italiani sono sempre tantissimi: «su circa 1.500 candidature arrivate tra ottobre 2017 e aprile 2018» fa sapere alla RdS Birgit Breen dell'ufficio del personale Ema [nella foto a destra], «le applications degli italiani sono state quasi 500», vale a dire oltre un terzo! Per un totale poi «di  63 tirocini attivati nello stesso periodo».
Una postilla è però d'obbligo sulla borsa di studio, apparentemente molto cospicua: Londra è una città cara quindi gran parte dell'importo sarà polverizzato dalle spese. «Ma non è impossibile vivere con quella cifra» precisano le faq. «Molti londinesi percepiscono lo stesso stipendio, bisogna solo fare attenzione ai costi di affitto e trasporto, le principali uscite mensili».

La policy di reclutamento di Ema (e anche di altre organizzazioni europee) è cambiata nell'ultimo anno: invece di inviare la propria candidatura una volta aperto il periodo di selezione, bisogna aspettare che sul portale delle vacancies siano pubblicate le offerte di stage, ed è a quelle che poi bisogna candidarsi. «Al momento non ci sono posizioni vacanti» avverte Breen, quindi l'unica possibilità è quella di controllare periodicamente che non ne esca qualcuna digitando nel tasto di ricerca parole come intern, trainee o simili. «È lì poi che arriveranno gli avvisi».


Dal momento però che è in atto il trasferimento verso la capitale olandese, il programma non ripartirà prima di marzo 2019, a trasloco completato: gli stagisti reclutati fino a aprile saranno quindi gli ultimi su Londra. Il consiglio per gli aspiranti candidati è di creare «un alert attraverso il portale delle posizioni vacanti che manderà una mail appena se ne aprirà una» scrivono sul sito. Inoltre sarà possibile «creare un proprio profilo in qualsiasi momento, da utilizzare al momento della candidatura» si specifica ancora sul sito. Anche perché non è escluso che nel frattempo «si pubblichino annunci per specifiche offerte di stage» avvertono.

Per partecipare basta la nazionalità europea (inclusi Norvegia, Islanda e Lichtenstein), una laurea almeno triennale conseguita prima dell'inizio dello stage, la conoscenza dell'inglese e di una seconda lingua. I candidati selezionati hanno di solito «una laurea in Farmacia, Medicina, Scienze naturali, Chimica, Giurisprudenza, Infor
matica, Scienze della comunicazione, Finanza» chiarisce il sito. Una volta inviata la candidatura è possibile visualizzarla di volta in volta per verificare a che punto sia. Anche perché «è solo tramite mail che avvengono le comunicazione ufficiali tra Ema e i suoi candidati» si legge sul sito.

A seguito dell'apertura della posizione vacante le candidature saranno poste al vaglio di un comitato che analizzerà le domande pervenute in base a curriculum e merito. Ai selezionati sarà richiesta un'intervista in lingua inglese, e in concomitanza l'invio di documentazione in originale come copie di diplomi e simili. La chiamata è preclusa a chi non arriva tra i finalisti. E per capire se si fa parte dei fortunati ci si può basare sulle tempistiche. Per l'inizio di un eventuale tirocinio a ottobre deve avvenire – per intendersi – tra la fine di agosto e la metà di settembre. A quel punto la partenza dello stage, se si supera il colloquio telefonico e si riceve una lettera cartacea con la data di inizio tirocinio. Sei mesi la durata con possibilità di proroga fino a un anno. Sono invece dodici i giorni di permesso totale, «in aggiunta però alle normali vacanze riconosciute ogni anno» si legge ancora sulle faq.

Ilaria Mariotti

 

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