Stage a Lisbona, il bando per tirocini all'Agenzia europea delle droghe è aperto fino all'11 novembre

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 07 Nov 2024 in Notizie

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Un’agenzia europea che si occupa di prevenire i rischi legati all’uso di droghe. È l’Euda, European Union Drugs Agency, precedentemente nota come EMCDDA, con sede a Lisbona. Fino all’11 novembre ci si può candidare al programma di tirocinio. «I posti disponibili variano ogni anno: per questa edizione le vacancies sono 13» fa sapere alla Repubblica degli Stagisti Kathryn Robertson [nella foto], capo ufficio stampa dell’organizzazione. Il rimborso spese lordo è di 1330 euro mensili, esentasse salvo poi essere eventualmente decurtato in base sistema fiscale del Paese di origine. La quota «è pari al 25 per cento dello stipendio base mensile di un membro temporaneo del personale di grado AD5, livello 1, parametrato sul coefficiente di correzione».

Una borsa che dovrebbe consentire uno stile di vita dignitoso, essendo il costo della vita in Portogallo più basso della media Ue. Più esattamente il livello dei prezzi è pari a 87,5 su 100, contro una media Ue del 105,1 (l’Italia è a 99) stando agli indici del 2023 elaborati da Eurostat. Per di più «chi proviene da fuori Lisbona ha diritto al rimborso delle spese di viaggio di andata e ritorno». Le spese mediche non sono coperte, ma – spiega il regolamento – c’è la possibilità di ottenere una copertura tramite la European Health Insurance Card


Le selezioni sono piuttosto serrate. «La media delle candidature è variabile, ma per esempio per quest’anno sono arrivate al momento 947 domande» aggiunge Robertson, che non fornisce alla Repubblica degli Stagisti dati sulla nazionalità degli applicants «per questioni di privacy sulle informazioni sensibili» (tutte le altre agenzie europee forniscono però senza problemi informazioni di questo tipo). Dal 2020, «quindi dal periodo del Covid, a oggi abbiamo osservato un aumento nel volume delle candidature ricevute». 

I posti disponibili per chi si volesse candidare sono distribuiti in diverse unità. Uno nel dipartimento del coordinamento scientifico, due nell’unità Rischi per la salute pubblica e sicurezza, altri tre negli uffici della Salute pubblica. E ancora un posto è nel reparto amministrativo, due alla Comunicazione, uno nell’ICT, e infine tre nel network per lo scambio di informazioni sulla droga in Europa. L’esperienza, per i selezionati, sarà un’opportunità per «sperimentare obiettivi e processi dell’integrazione europea, acquisire nozioni sul lavoro quotidiano dell’agenzia, mettere in pratica quanto appreso negli studi». Anche l’agenzia dal canto suo «beneficerà dell’apporto delle conoscenze scientifiche aggiornate dei neolaureati e delle prospettive di chi è fresco di laurea». 


I tirocini hanno una durata minima di sei mesi, che può estendersi fino a dodici. L’orario lavorativo è di otto ore giornaliere, ma è prevista una policy di flessibilità «in accordo con l’unità di cui si fa parte» chiarisce il regolamento. Le assenze consentite sono due giorni per ogni mese concluso di lavoro. Va infine presentato il certificato medico in caso di malattia che prosegua oltre i tre giorni.

Per inviare l’application bisogna attivare un account sull’apposito sito. Quanto ai requisiti, si ripete il solito schema previsto per tutte le agenzie europee: serve un titolo di laurea almeno triennale, da documentare con la copia di un attestato ufficiale. Avranno preferenza i residenti di uno Stato membro, più Norvegia e Turchia, ma la possibilità di partecipare è estesa ai cittadini di qualunque Paese. Occorre conoscere la lingua inglese sia orale che scritta, «in quanto principale lingua di lavoro». Altre competenze linguistiche andranno dimostrate con relativa documentazione.

Ci sono poi tutta una serie di competenze «desiderabili per uno stagista»: tra queste, «proattività, assistenza tra colleghi, capacità di stabilire priorità, concisione, attitudine al conseguimento di obiettivi». È imposta  la massima riservatezza sulle questioni con cui si avrà a che fare nel corso del tirocinio: «Gli stagisti non dovranno per nessun motivo riferire a terzi il contenuto di documenti o informazioni che non siano già stati resi noti, anche a seguito della fine dello stage» specifica il regolamento.

Una volta ricevute le candidatura, il team delle Risorse umane realizzerà una prima scrematura in base alla corrispondenza con i criteri di selezione. Se necessario saranno organizzati colloqui selettivi. Ma se non si è ricontattati entro due mesi dalla chiusura dei termini per candidarsi, vuol dire che l’esito è stato purtroppo negativo. Da tenere a mente è poi che un percorso di tirocinio non dà adito a nessun canale privilegiato al fine di un’assunzione nell’organico EUDA. 

Ilaria Mariotti

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