Andare alla ricerca di startupper o di aspiranti tali, aiutarli a validare la loro idea prima di metterla sul mercato, fornire servizi e consulenze che permettano loro di far crescere l'azienda. Temi comuni a tre bandi che dall'Emilia Romagna alla Sardegna, passando per il Friuli-Venezia Giulia, mirano ad aiutare i giovani che si vogliono cimentare in quella che in gergo si definisce "autoimprenditorialità".
Nelle prime nove edizioni ha premiato 16 start-up, 15 delle quali ancora in attività, distribuendo fondi per 79mila euro. E le aziende che si sono classificate al primo posto oggi hanno in media un fatturato di 170mila euro, un tasso di crescita annuale composto del 40% e vedono crescere la forza lavoro del 20% l'anno. Con questo biglietto da visita si presenta il bando Innovami Start-up, promosso dall'omonimo incubatore d'impresa che ha sede ad Imola. Il concorso è aperto sia ad aziende già costituite che ad idee di impresa, purché abbiano un elevato contenuto innovativo e i suoi founder siano disponibili a localizzarsi all'interno di Innovami. Alla domanda di ammissione deve essere allegato un business plan, che verrà valutato in base all'innovatività e all'originalità del progetto, alla rapidità di sviluppo e alla realizzabilità tecnica, nonché alla composizione interna del team.
In palio ci sono 8mila euro in denaro, oltre a forti sconti per la permanenza all'interno dell'incubatore: il 70% il primo anno, quindi il 40 il secondo ed il 15 il terzo. Riduzioni dal 25 al 75% anche su tutti i servizi erogati da Innovami, a cominciare da quelli di tutoring e di mentoring. Le domande di partecipazione vanno consegnate entro il 31 ottobre prossimo, i vincitori saranno annunciati entro la fine di dicembre 2014.
È invece alla sua prima edizione “Dall'idea al business model” iniziativa voluta da Sardegna Ricerche con l'obiettivo di «creare un percorso che deve fare l'idea per diventare impresa, per evitare che un'azienda messa precocemente sul mercato finisca con un fallimento», spiega Sebastiano Baghino, responsabile dei programmi per la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative del parco scientifico tecnologico che ha sede nel Sulcis. Sono 40 le idee che verranno selezionate per partecipare ad un percorso di validazione del progetto strutturato in una serie di workshop. Le dieci migliori accederanno ad una seconda fase, durante la quale saranno seguite nella definizione del modello di business e nel confezionamento di un preprototipo del prodotto. Percorso, quest'ultimo, finanziato con un voucher da 7mila euro messo a disposizione da Sardegna Ricerche.
Inoltre avranno diritto di presentare domanda per accedere ai voucher start-up, ovvero contributi a fondo perduto che coprono l'85% degli investimenti sostenuti per una cifra massima di 50mila euro. «È un percorso abbastanza innovativo per un ente pubblico come il nostro, ma stiamo avendo dei riscontri molto interessanti», aggiunge Baghino, «questo è uno strumento che serve alle persone per capire se sono pronte a diventare startupper. Diciamo che, prima di incubare l'impresa, incubiamo l'imprenditore». Le domande vanno presentate esclusivamente on line, nell'apposita sezione del sito di Sardegna Ricerche, entro le 12 del prossimo 17 ottobre.
Vuole permettere agli aspiranti imprenditori di verificare la sostenibilità del loro progetto anche StartupFVG, concorso aperto a startupper dai 18 ai 40 anni organizzato in Friuli Venezia Giulia da Unindustria Giovani, Ecosistema Startup e dalla Regione. L'iniziativa è aperta anche alle isrl e alle start-up attive da meno di 5 anni e con un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro. Requisito comune quello di presentare un'innovazione di processo o di prodotto. Le prime tre aziende classificate si divideranno un montepremi del valore 100mila euro erogato attraverso servizi messi a disposizione dagli incubatori presenti sul territorio regionale.
Tutte le imprese selezionate avranno la possibilità di accedere ai servizi di incubazione e a dei finanziamenti bancari agevolati. Ma soprattutto potranno incontrare i titolari di imprese mature e confrontarsi con loro, illustrando la propria idea. «Dalle aziende ci aspettiamo una grande attenzione», spiega Franco Scolari del Polo Tecnologico di Pordenone, uno degli incubatori coinvolti nel progetto, «soprattutto in termini di integrazione e accelerazione delle idee innovative delle start-up che valutino sinergiche con i loro piani di sviluppo». Il termine per presentare la domanda di candidatura è fissato per il prossimo 15 ottobre.
Prenderà invece il via il 30 settembre la seconda edizione di "Startup Cgia. Imprenditori si diventa", un ciclo di cinque lezioni in programma il martedì dalle 17 alle 20. Il corso permetterà a chi voglia avviare un'impresa di conoscere tutti gli aspetti legali e finanziari necessari per guidare un'attività: dalle norme sulla sicurezza a quelle fiscali, dalle formule societarie alla stesura di un business plan. La prima edizione dell'iniziativa è stata lanciata la scorsa primavera grazie ad un finanziamento del Rotary Club Venezia-Mestre. «Abbiamo avuto così tante iscrizioni che abbiamo dovuto allestire due classi, ciascuna con 20 partecipanti», spiega Alberto Callegari della Cgia. L'associazione imprenditoriale si è fatta carico dei costi della seconda "sezione", così come del ciclo di lezioni che sta per aprirsi, tutti gestiti attraverso la società Veneform. L'iscrizione costa 50 euro, per informazioni è possibile inviare un'email all'indirizzo info@veneform.it.
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