Stage4eu, l’app per aiutare i giovani a trovare opportunità in Europa compie un anno

Rossella Nocca

Rossella Nocca

Scritto il 12 Set 2019 in Approfondimenti

stage Stage in istituzioni europee Unione Europea

Aiutare i giovani a orientarsi nella giungla delle offerte di stage in Europa e gli operatori del placement, dell’orientamento e della formazione a trovare i candidati giusti. È uno degli obiettivi con cui poco più di un anno fa è stata lanciata Stage4eu, applicazione gratuita rivolta ai giovani che intendono fare un’esperienza formativa in Europa e gestita dall’Inapp, l’Istituto nazionale (che una volta era l'Isfol) per l’analisi delle politiche pubbliche  nell’ambito del Fondo sociale europeo. 

«Stage4eu nasce come “evoluzione digitale” del "Manuale dello stage in Europa"» racconta alla Repubblica degli Stagisti il presidente Inapp, Stefano Sacchi: «un testo che negli anni scorsi ha trovato un notevole riscontro tra gli studenti, tanto che tutte le copie delle quattro edizioni sono sempre andate esaurite in pochi mesi. Da qui l’idea di passare al digitale, realizzando un’app mobile che, oltre a permetterci di aggiornare in tempo reale i contenuti, ci consente di raggiungere più facilmente un’utenza costituita prevalentemente da giovani».

L’app, disponibile sia per dispositivi Android che iOS, permette di consultare le più interessanti opportunità di tirocinio, aggiornate quotidianamente, nelle maggiori organizzazioni internazionali e aziende multinazionali. A un anno dal lancio, l’applicazione è stata scaricata da 5.300 utenti, mentre il sito è stato visitato da 44mila persone. 3.700 le offerte di stage pubblicate, mentre le mete più visualizzate e prescelte sono state Spagna, Francia, Germania e Regno Unito.

Dallo stage a Ginevra, in Svizzera, per studiare il cambiamento globale presso la World Meteorological Organization al tirocinio in una multinazionale spagnola che costruisce droni di ultima generazione le opportunità sono tante e varie. Tra i profili più richiesti, spiccano le offerte nelle aree Engineering e Ict. Ma c’è una richiesta molto ampia anche di studenti e giovani laureati in materie economiche e statistiche, da inserire nel marketing, nella contabilità, nella finanza o come business analyst o data scientist. Molte le opportunità anche per chi ha intrapreso un percorso in discipline giuridiche o polititologiche, in particolare nelle organizzazioni internazionali. E ancora, ci sono offerte per figure di carattere puramente scientifico, nella chimica e nelle life sciences, e umanistico, nell’organizzazione e della gestione delle risorse umane. 

I due requisiti di base sono: essere studenti universitari o neolaureati e conoscere bene una delle principali lingue europee (almeno un livello B2).

«Un consiglio che vorrei dare ai ragazzi è di allargare il campo delle proprie “preferenze geografiche”» dice Sacchi: «Molti vogliono fare lo stage solo in Francia, Spagna, Germania o Regno Unito, ma ci sono tantissime opportunità interessanti in molti altri paesi europei come Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi o Repubblica Ceca, per le quali non è richiesta la conoscenza della lingua locale».

Ma come funziona l’app? Oltre allo spazio dedicato alle offerte di tirocinio, essa si sviluppa in quattro sezioni informative: Info Stage, che offre informazioni su come organizzare ed effettuare uno stage in Europa; Destinazione Europa, che contiene dritte sui principali programmi europei, le associazioni studentesche, le organizzazioni internazionali che promuovono programmi di tirocinio; Protagonisti, che riporta consigli e indicazioni riguardo gli stage europei sia dal punto di vista delle aziende, sia dal punto di vista dei tirocinanti. Infine ci sono le Schede Paese, dove vengono fornite informazioni sulla regolamentazione del tirocinio di ogni singolo stato europeo, riferimenti utili per trovare uno stage e indicazioni per il soggiorno in loco.

«La funzionalità più innovativa della nostra app consiste nella possibilità di usufruire di un servizio personalizzato di push notifications» aggiunge Sacchi: «L’utente può impostare le proprie preferenze selezionando i Paesi e le aree professionali in cui vorrebbe fare lo stage. In tal modo riceverà direttamente sul proprio smartphone le notifiche delle offerte di stage che rispondono ai suoi interessi».

A garantire l’affidabilità delle offerte pubblicate c’è un meccanismo di “controllo qualità” sulla base di un’apposita check list. Ogni offerta viene pubblicata secondo un modello standard, che deve contenere quantomeno i seguenti elementi minimi: nome dell’azienda o organizzazione ospitante, sede dello stage, area professionale, attività previste, requisiti. E ciascun annuncio rimanda direttamente alla pagina di quello originario sul sito dell’azienda, da cui l’utente potrà inviare la propria candidatura.

«Nella selezione delle offerte
assume particolare rilievo la valutazione della congruità delle attività e dei compiti che saranno assegnati allo stagista» precisa inoltre il presidente Inapp: «Su Stage4eu non vengono pubblicate offerte che prevedano lo svolgimento di attività esecutive o di scarso significato formativo».

L’Istituto non è in grado di fornire informazioni sulla finalizzazione degli stage, in quanto ha scelto di non rendere obbligatoria la registrazione e la profilazione degli utenti e questo rende problematico il monitoraggio delle esperienze. A tal proposito, per implementare il servizio, l’Inapp sta pensando di creare una nuova sezione rivolta a chi ha trovato uno stage attraverso Stage4eu, per raccoglierne le testimonianze e insieme per individuare le aziende virtuose che realizzano “high quality internships” nonché quelle che, al contrario, utilizzano lo stage in modo improprio. 

Lo stage in Europa, che dura in media sei mesi, è un’esperienza che spesso si rivela determinante per trovare lavoro e serve in ogni caso a incrementare il proprio curriculum. Per quanto riguarda l’Italia, come riportato dall’Inapp, sono stati 348mila i tirocini extracurriculari attivati nel 2018, in settori diversi quali servizi all’industria, pubblica amministrazione, servizi sociali e personali, comparto agricolo e ristorazione. E l’app Stage4eu rappresenta oggi un’opportunità per incrementarli, incrociando domanda e offerta.  

Rossella Nocca

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