Ilaria Mariotti
Scritto il 05 Mag 2020 in Notizie
Coronavirus covid sospensione stage sostegno al reddito sussidi Toscana
Anche la Toscana segue l'Emilia Romagna e il Lazio in tema di sussidi agli stagisti extracurriculari. L'assessore al Lavoro e all'Istruzione Cristina Grieco attraverso un comunicato ha reso noto che la Regione ha stanziato 5 milioni e 100mila euro «per consentire il finanziamento delle domande relative all’attivazione o prosecuzione dei tirocini extracurriculari sospesi a causa delle misure di contenimento dell’epidemia da Covid-19». Esclusi, come scontato, i tirocini andati avanti grazie all'opzione dello smart working e per cui il rimborso spese non sia stato congelato; ed escusi anche, purtroppo, i tirocini curriculari per cui la legge non sancisce l'obbligatorietà della indennità. Dovrebbero essere ammessi alla misura invece, stando al comunicato ma con un procedimento ancora tutto da definire, eventuali tirocini in fase di attivazione al momento dello scoppio dell'emergenza. Un aspetto su cui sarà necessario attendere i dovuti chiarimenti.
«Ho depositato la delibera in Giunta lo scorso lunedì 27 aprile» fa sapere alla Repubblica degli Stagisti Grieco, spiegando come «sia stato necessario cambiare capitolo per integrare maggiori risorse e reperire fondi derivanti dal Fondo sociale europeo». Un tema, quello delle coperture per gli stagisti rimasti a casa per l'emergenza sanitaria, su cui «molte famiglie stavano chiedendo risposte» e rispetto a cui «si è creata una convergenza tra le diverse parti politiche».
Al momento però l'unico documento approvato è la delibera sui fondi, mentre per il bando vero e proprio con tutti i dettagli della misura «si dovrà aspettare qualche settimana». Ma, assicura l'assessore, «dovrebbe essere definito entro la metà di maggio».
Sul funzionamento delle erogazioni Grieco fornisce qualche anticipazione. «Le indennità saranno di 433 euro a stagista, un importo equivalente a quello del Servizio civile, a cui ci siamo agganciati». Una somma al di sotto dei 500 euro previsti come tetto minimo per i rimborsi degli stage in Toscana, giustificata presumibilmente «dalla necessità di dover far quadrare i conti, dovendo la Regione stornare risorse dal Fondo sociale europeo e dunque attingere agli stanziamenti per il Servizio civile e Garanzia giovani» è il commento di Mattia Chiosi, funzionario del Nidil Cgil di Firenze con delega ai tirocini.
Secondo la sigla sindacale degli autonomi si tratta di «un buon provvedimento», almeno sulla carta. Anche perché – a differenza dell'Emilia Romagna – il sussidio non sarà erogato una tantum ma «fino a due mensilità» evidenzia Grieco, «a seconda dei tempi di sospensione dell'azienda e dalla eventuale ripresa delle attività post emergenza». Non ci sarà spazio invece per gettoni a favore degli enti promotori. «Non abbiamo seguito in questo aspetto l'Emilia Romagna» precisa l'assessore, «e non devolveremo finanziamenti agli enti promotori, che nella nostra regione nella maggior parte dei casi non sono rappresentati da aziende ma da centri per l'impiego».
I beneficiari, ipotizza Grieco, dovrebbero essere intorno ai 7mila soggetti. E, stando a quanto annunciato nel comunicato, ne avrebbero diritto anche i praticanti degli studi professionali. L'avviso sarà infatti per l'erogazione di un contributo straordinario a favore di coloro che si sono visti sospendere «il tirocinio o il praticantato che stavano frequentando a causa del coronavirus Covid-19» si legge, senza più incassare «i rimborsi collegati all'attività formativa».
In questa situazione «viene meno l'obbligo per il soggetto formatore, sia esso una struttura o un professionista, di provvedere al pagamento di quei piccoli compensi che per questi giovani rappresentano spesso il principale sostegno economico». E gli esempi riguardano «artigiani o altre attività, e i praticanti degli studi professionali, che non vanno lasciati da soli in questo periodo di sospensione».
Saranno sufficienti le risorse? «Verosimile» a detta di Chiosi, secondo cui gli stagisti che riceveranno il sussidio «saranno con tutta probabilità gli stessi che aderiscono a Giovani sì, il che lascia ipotizzare che il provvedimento coinvolgerà gli stage collegati con la Regione». Giovani sì è un programma in vigore dal 2011 che prevede una serie di attuazioni a favore dei giovani toscani per l'inserimento del mondo del lavoro e l'avvio di startup. Gli stage che ne fanno parte «subiscono il controllo della Regione, che provvede anche a una parte del finanziamento dei rimborsi spese». Ma per saperne di più si dovrà attendere la pubblicazione del bando.
Ilaria Mariotti
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