Sono originario della provincia di Novara e ho frequentato l'università Statale di Milano, dove mi sono laureato nel luglio del 2004 in storia medievale. Come spesso accade, finita l'università - soprattutto se di indirizzo umanistico - uno non sa bene cosa fare. Io avevo venticinque anni e volevo andare via un po' da casa: cercando su Internet ho visto la possibilità di fare uno stage a Venezia con il progetto GoTraining. Ho mandato il mio curriculum a Veneto Lavoro e sono stato chiamato una prima volta per un colloquio e una seconda per cominciare lo stage.
Mi sono trasferito quindi in laguna per caso, con l'idea di fare una breve esperienza e tornare subito a casa. Invece poi sono rimasto abbagliato non solo dalla bellezza della città ma anche dallo stile di vita, dalla continua e stimolante presenza dei turisti, dalla facilità con la quale è possibile fare nuove conoscenze: in breve tempo mi sono creato un gruppo di amici con i quali esco ancora oggi.
Tornando allo stage: feci sei mesi, dall'ottobre del 2004 al marzo del 2005, presso la biblioteca di archeologia di Ca' Foscari. Il mio compito era affiancare una signora che si occupava della gestione delle pratiche dei dottorandi e dell'organizzazione di eventi. Il lavoro non mi dispiaceva - anche perchè, appena laureato, avevo voglia di fare qualsiasi cosa - ma ritenevo che come esperienza fosse troppo poco formativa. Così chiesi al direttore e al mio tutor interno di poter affiancare, in alcuni momenti, i bibliotecari in modo da imparare a catalogare e a effettuare servizio al pubblico. Cominciai a studiare catalogazione, i bibliotecari mi insegnarono gli standard e l'utilizzo del software: in pochi mesi divenni autonomo. Come rimborso spese percepivo circa 100 euro al mese, che mi venivano erogati dall'università [Aureliano ha avuto un pizzico di sfortuna: il suo stage è capitato in un periodo in cui la convenzione di collaborazione annuale tra Veneto Lavoro e la Fondazione di Venezia non era ancora stata rinnovata, e quindi non ha potuto godere della borsa di studio, ndr].
Questo è stato il mio unico stage. Alla fine inviai molti curricula, e nel settembre del 2005 mi contattò una cooperativa che mi propose di lavorare nella biblioteca di architettura di Venezia, presso la quale loro avevano un appalto per i servizi al pubblico. Un lavoro che svolgo tuttora a tempo pieno: non richiede una grande specializzazione, ma a me piace molto. Ora sono socio della cooperativa e ho un contratto a tempo inderminato. Sono fortunato perchè la cooperativa è piccola ma solida: sono regolarmente versati i contributi, abbiamo ferie e malattie pagate e anche la tredicesima. La retribuzione oraria non è molto alta, ma con la catalogazione riesco ad arrivare ad uno stipendio che mi permette di vivere decorosamente, anche se sono ancora costretto a condividere l'appartamento.
La fortuna è stata che da ormai due anni, grazie alla cooperativa, svolgo - seppur non in modo continuativo - attività di catalogazione del libro antico presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Il lavoro mi piace, e l'obiettivo è quello di essere assunto in qualche biblioteca universitaria. Ma non è facile trovare lavoro nel campo, e soprattutto entrare negli enti tramite concorso! Comunque, tirando le somme, sono contento di aver fatto l'esperienza di GoTraining: oggi posso dire di fare una cosa che mi piace proprio grazie allo stage.
Testimonianza raccolta da Eleonora Voltolina
Per saperne di più su questo argomento, vedi anche gli articoli:
- «GoStage e GoTraining, le opportunità di stage promosse da Fondazione di Venezia e Veneto Lavoro»
- «Progetto GoTraining, le voci degli «ex»: Elena Bovolenta e la biblioteca della Venice International University»
- «Progetto GoTraining, le voci degli «ex»: Claudia Girolametto, alla Corte dei conti tra magistrati e udienze»
Community