Una gara tra giovani talenti e insieme un cantiere di idee per raccogliere le sfide della mobilità del futuro. È il Bosch Mobility Hackathon, progetto della multinazionale tedesca che, dopo Londra e Chicago, approda in Italia. La terza edizione si terrà infatti a Milano, presso la Fabbrica del Vapore, il 15 e il 16 settembre 2018.
«Il progetto nasce per sviluppare soluzioni e app innovative e per individuare profili potenzialmente interessanti», spiega Filippo Maria Vairo, Membro dell’Agile Team Innovation Mobility Services e leader del progetto, «e dare loro visibilità nel contesto Bosch, dove in futuro potrebbero essere segnalati per opportunità lavorative».
Bosch, azienda che da anni fa parte dell’Rds Network e che non è nuova a iniziative che coinvolgono giovani talenti, selezionerà cinquanta studenti universitari di alto profilo provenienti da tutta Italia per comporre dieci squadre multidisciplinari.
I team, coadiuvati da esperti provenienti dal mondo Bosch - dal supporto IT al team marketing - saranno impegnati per 24 ore no stop nell’individuare soluzioni di mobilità per il contesto milanese ma non solo. Quattro i temi con cui si misureranno: gestione e ricerca del parcheggio in area urbana, gestione del traffico, trasporto multimodale, accesso ai trasporti per persone a mobilità ridotta e zone sotto-servite. Sfide fondamentali per il futuro della mobilità dei grandi conglomerati urbani e sulle quali impatta la qualità della vita delle persone.
Gli autori dei tre progetti migliori, al termine dell’evento, riceveranno tre premi monetari. Il primo, Best Overall, ammonta a 2.500 euro per l'intero team (massimo 500 euro per singolo partecipante) più un follow up support da parte di Bosch, con possibilità di assunzione per i talenti migliori. Mentre il secondo, Best Pitch per la migliore presentazione, e il terzo, Best Technical Execution per la migliore esecuzione tecnica, prevedono un premio di 1.250 euro per team (massimo 250 euro a testa).
Ci si può candidare fino alla fine di luglio attraverso l’apposito form sul sito ufficiale, singolarmente o in team da tre a cinque persone. I candidati devono indicare l’università italiana di appartenenza e i due argomenti favoriti tra Parking, Traffic Flow, Multi-Modal ed Access.
Tra i campi facoltativi, si possono inserire i profili LinkedIn e GitHub ed una descrizione delle proprie esperienze di lavoro di squadra. Il candidato, a scelta, potrà inoltre proporsi per una specifica tipologia di “hacker”, come ad esempio Backend/Frontend Developer, Ux Designer, Business, Data Scientist, Marketing, Psycologist/Sociologist, Industrial and Information Engineering.
Ma come avverrà la selezione? «Faremo uno screening delle candidature con l’aiuto del dipartimento HR di Bosch», illustra Vairo, «che verificherà l’autenticità dei dati e recluterà le persone con le più adeguate competenze. Sebbene non si tratti di una selezione a finalità dirette di inserimento, sarà posta particolare attenzione alla valutazione qualitativa dei profili, in vista di future opportunità lavorative».
In continuità con Allenarsi per il futuro, Women@Bosch e #NEETandiamoavincere, prosegue la caccia di Bosch ai giovani talenti più promettenti, per favorire l’occupazione e allo stesso tempo portare valore aggiunto all’azienda.
Rossella Nocca
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