La Fondazione Cassa di risparmio di Torino, da quest'anno in collaborazione con la Fondazione Cassa dei risparmi di Forlì, ha appena aperto le selezioni per il bando Master dei Talenti neolaureati 2012. Si tratta di 79 tirocini all'estero, in diversi settori, con rimborsi spese dai 1.400 ai 3mila euro al mese. L'iniziativa è rivolta ai laureati delle università del Piemonte, della Valle d'Aosta e della sede di Forlì dell'Alma mater studiorum di Bologna. Ecco la testimonianza di Sabina Tangerini, che ha partecipato all'edizione 2006.
Ho 33 anni e ho sempre vissuto a Torino, dove ho frequentato l’università. Mi sono iscritta nel 1997 a Scienze Politiche e dopo il biennio comune l’indirizzo sociale, con un percorso in Antropologia e Sviluppo.
Ho sempre lavorato per mantenermi agli studi: ho iniziato due settimane dopo il diploma e non ho mai smesso. La prima vera pausa la sto prendendo in questi giorni, con la maternità. Mentre studiavo, ho lavorato nell’assistenza ai disabili, poi come cameriera d’albergo, infine in una società di consulenza informatica. Ho concluso piuttosto presto gli esami, mentre la tesi mi ha fatto sudare un po'. Volevo a tutti costi fare una tesi di ricerca in Africa e le possibilità di partire non erano facili da trovare, specie non avendo soldi da investire per un viaggio così lungo. Ho cambiato almeno due progetti di tesi e mi sono infine laureata nel luglio 2005.
Nel 2003 ho vinto il bando per il Servizio civile nazionale al Comitato collaborazione medica, una organizzazione non governativa torinese, attiva nella cooperazione sanitaria internazionale. Le mansioni erano legate alle attività di raccolta fondi e di comunicazione dell’ong in Italia. Terminato questo progetto, ho finalmente avuto l’opportunità di partecipare ad un'attività di ricerca operativa in Etiopia, a partire dalla quale ho elaborato la mia tesi. Ho quindi vinto una borsa di studio offerta da Corep e dalla Regione Piemonte nell’ambito di un’iniziativa di studio e di collaborazione con il Sud Africa, che mi ha dato la possibilità di frequentare per un mese l’università del Kwa Zulu Natal a Durban. Il contributo non era elevato, ma garantiva vitto e alloggio. Sempre nel 2005 ho seguito un corso di perfezionamento in Antropologia Medica all’università di Milano Bicocca.
Ho scoperto il Master dei Talenti in Internet ad inizio 2006 ed ho fatto domanda senza troppe aspettative. In quel periodo continuavo la mia esperienza al Ccm come collaboratrice a tempo parziale ma ero alla ricerca di un'esperienza all’estero. La Fondazione Crt sembrava offrire una via di ingresso qualificante e ben remunerata. Non sono stata selezionata subito, ma ripescata dopo l’abbandono da parte della prima qualificata. Sono partita a dicembre 2006 per uno stage presso Unicri a Maputo, in Mozambico, nell'ambito di un progetto sulla giustizia minorile. La borsa di studio era tra le più alte, circa 3mila euro al mese.
Avevo notevoli paure prima della partenza: non conoscevo il paese ed avevo il timore che l’esperienza all’interno di un'agenzia delle Nazioni unite sarebbe stata molto più dura, a livello umano, rispetto al lavoro in una ong. Fortunatamente le mie paure si sono rivelate infondate, il Mozambico è un paese molto interessante. Essendo la sede l’Unicri a Maputo una realtà piuttosto piccola ho potuto seguire da vicino tutti gli aspetti del progetto, il cui obiettivo era il miglioramento della situazione dei minori in conflitto con la legge attraverso il rafforzamento e delle strutture preposte alla loro tutela e rieducazione. Nel corso dei sette mesi di tirocinio abbiamo organizzato corsi di formazione, supervisionato le strutture di accoglienza e rieducazione, curato pubblicazioni ed organizzato incontri di coordinamento tra i diversi soggetti istituzionali interessati. Sono stata coinvolta in tutte le attività ed ho avuto anche la chance di partecipare a tavoli di lavoro cui partecipavano i donatori internazionali, che in Mozambico investono nello sviluppo, e il ministero della Giustizia.
L’aspetto senza dubbio più interessante del lavoro si collega fortemente a ciò che ho percepito essere anche il punto debole dello stage. La tipologia di progetto, molto istituzionale, mi ha portata a lavorare a stretto contatto con personale mozambicano ed internazionale di alto livello e solo difficilmente sono riuscita a coltivare un rapporto diretto con i beneficiari del progetto: i minori in conflitto con la legge. È stata comunque un’opportunità preziosa. In Italia è molto difficile per un giovane osservare e contribuire a processi politici così importanti come quelli a cui ho partecipato. Alla fine del tirocinio si era profilata l’opportunità di una prosecuzione del rapporto con Unicri, ma per ragioni legate alla gestione del progetto, non si è concretizzata.
Al mio rientro è invece ricominciata la mia collaborazione con il Ccm che dopo alcuni mesi si è definita finalmente in una assunzione a tempo indeterminato. Oggi sono come responsabile del settore educazione allo sviluppo, sono soddisfatta della mia posizione, ma tuttora non sono certa che sia il mio punto di arrivo.
Il ricordo del MdT è senza dubbio positivo, è stato uno dei periodi più belli e stimolanti della mia vita. Non penso che avrei potuto fare un’esperienza del genere senza la copertura economica concessa dalla borsa di studio e non credo che al momento esista nulla del genere nel panorama italiano. Anzi spesso gli stage sono dei veri e propri ostacoli che si moltiplicano prima di raggiungere l’obiettivo finale, il lavoro vero e proprio. Ho sempre pensato che la parola Master fosse fuorviante: anche se senza dubbio si tratta di esperienza formativa, è stato molto più simile ad un lavoro vero e proprio anche se a tempo determinato. Ma ancora più fuorviante è la parola “talento” che mi ha spesso imbarazzata nelle presentazioni che mi occorreva di fare (in portoghese per di più). Credo che la meritocrazia, soprattutto oggi in Italia, sia importante e da rivalutare. Ma penso che il voto di laurea sia un po' sopravvalutato per definire veramente i migliori, chi merita. Il vero talento spesso è la costanza con cui i giovani continuano a perseguire i propri sogni a dispetto di tutti gli ostacoli e di quello che succede intorno a loro.
Testo raccolto da Riccardo Saporiti
Ecco l'articolo dedicato all'edizione 2012 del bando:
- Stage all'estero con rimborsi fino a 3mila euro: torna il Master dei Talenti
Qui, invece, le storie di altri ex borsisti:
- Doppio Master dei Talenti a Pechino e Hong Kong: «Un progetto basato sulla meritocrazia»
- Da Torino al Ruanda: un "mal d'Africa" cominciato col Master dei Talenti
- Maria Abbatescianni, un'appassionata di letteratura in ambasciata a Bucarest
- Francesco Imberti, dalla Cina con amore (per il cibo italiano)
- Antongiuseppe Stissi, un ingegnere piemontese sul treno per Pechino
- La sensibilità di psicologo di Davide Debertolo al servizio della giustizia minorile in Mozambico
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