L'attivazione di oltre trecento tirocini e l'iscrizione al portale jobsoul.it di poco meno di 3.800 aziende e quasi 40mila studenti. Sono questi i principali risultati di «Start-Up», progetto da 2,5 milioni di euro finanziato dalla Regione Lazio grazie al contributo del Fondo sociale europeo che ha coinvolto Soul, ovvero il Sistema orientamento università del Lazio, piattaforma per la gestione delle attività di placement che riunisce otto atenei su tutto il territorio regionale.
Il primo dei progetti finanziati grazie al Fse ha riguardato appunto la creazione del portale jobsoul.it e il potenziamento degli sportelli di orientamento al lavoro alla Sapienza e all'università di Roma Tre, ai quali nei due anni si sono rivolti poco più di 9mila studenti. Sono invece 1800 i giovani che hanno preso parte ai 27 seminari organizzati nell'ambito dell'iniziativa per illustrare agli studenti strumenti e strategie per la ricerca di un'occupazione. I fondi messi a disposizione da «Start-Up» hanno inoltre permesso di attivare 317 borse lavoro per l'attivazione di altrettanti tirocini in aggiunta a quelli già promossi dal Soul. In 66 casi si è trattato di progetti di durata trimestrale, mentre gli altri 251 hanno impegnato i partecipanti, per un minimo di 30 ore la settimana e con un rimborso mensile di 450 euro lordi, messo a disposizione da Soul per un periodo di sei mesi. Il 60% di queste esperienze si è svolta all'interno di un ente pubblico, nel quale però è impossibile che lo stage evolva fino a diventare un contratto di lavoro.
Non si tratta, però, dell'unica criticità. Diversi lettori della Repubblica degli Stagisti hanno utilizzato il forum per segnalare alcuni problemi riscontrati all'interno del servizio Soul. A cominciare dal fatto che promuova stage senza alcun rimborso spese fino ad arrivare alla segnalazione di offerte per laureati in economia da inserire come addetti alle vendite. «Il portale JobSoul è diviso in due sezioni», spiega il professor Carlo Magni, direttore scientifico del progetto, «una dedicata a Lavoro, stage e apprendistato, nella quale vengono pubblicate solo opportunità che prevedano una retribuzione». La seconda si chiama invece Tirocini in convenzione, con proposte formulate da aziende convenzionate con le università e rivolte a studenti e laureati da non più di 12 mesi. «È vero che in questa sezione ci sono offerte che non prevedono rimborsi, ma è anche vero che la maggior parte sono funzionali all'acquisizione di crediti formativi». E comunque, sottolinea Magni, questo tipo di proposte «verranno meno non appena la conferenza Stato-Regioni emanerà le linee guida per l'introduzione di una congrua indennità per i tirocinanti, così come previsto dalla riforma Fornero». Un documento che dovrebbe essere pronto per l'inizio del 2013, salvo ritardi e lungaggini burocratiche.
Altro problema sollevato dai lettori di RdS riguarda il fatto che sul portale siano presente offerte di stage per attività che non richiedono un lungo periodo di formazione, come per esempio quella all'interno di un call center. «Noi stessi abbiamo riscontrato in questi anni, nostro malgrado, il peggioramento in termini qualitativi delle opportunità offerte dal sistema produttivo ai laureati», conferma amareggiato Magni. Per questo motivo «abbiamo scelto di attivare una serie di servizi di monitoraggio a tutela degli iscritti a Soul». In particolare, prima di inserire un'azienda nel portale si effettua un controllo «attraverso visure camerali, statuti, certificati di attribuzione, partita Iva». Si è inoltre deciso di limitare «le possibilità di accesso al database per le agenzie interinali, società che fanno selezione e in generale tutte quelle strutture che potrebbero fare business con i curricula dei ragazzi che gratuitamente e volontariamente si sono iscritti al portale». Infine, «abbiamo attivato un servizio di segnalazione per dare voce a chi denuncia comportamenti scorretti e incoerenti da parte delle imprese». Accertati i quali si arriva ad escludere l'azienda in questione da jobsoul.it. Ad oggi sono 50 i casi in cui gli studenti si sono lamentati per la gestione del progetto da parte delle aziende e sono 35 le società che, per questo motivo, sono estate escluse dalla partecipazione alle attività di Soul.
Ora che è terminato il finanziamento biennale da parte della regione Lazio, quale sarà ora il futuro di questo progetto? «Trattandosi di un servizio pubblico e gratuito, il destino di Soul dipenderà dalle risorse che le istituzioni vorranno mettere a disposizione». Un messaggio rivolto anche alle forze politiche che prenderanno parte alle prossime elezioni regionali. «Nel frattempo continuiamo, con serietà e impegno, a lavorare per assicurare a laureati e imprese un servizio efficiente e innovativo».
Riccardo Saporiti
Hai trovato interessante questo articolo? Leggi anche:
- Un anno di Soul, il servizio di placement pubblico delle università del Lazio
- Dallo studio al lavoro: viaggio negli uffici placement, a sorpresa quasi nessuna università monitora l'esito occupazionale degli stage
E anche:
- I tirocini nel mezzo del cammin della riforma
- Stage, il ddl Fornero punta a introdurre rimborso spese obbligatorio e sanzioni per chi sfrutta
Community