Otto comuni della Tuscia, nell'entroterra a metà tra Lazio e Toscana, da qualche giorno hanno uno strumento in più per promuovere l'occupazione giovanile - tema sempre più dolente, se si pensa che secondo l'Istat la disoccupazione tra i 15-24enni è al 39,8%. È l'Informagiovani8+, con base a Capranica, capofila di una serie di sportelli aperti a Barbarano Romano, Bassano Romano, Blera, Caprarola, Oriolo Romano, Ronciglione e Sutri.
Per chi nella zona ha tra i venti e i trent'anni, un punto di riferimento per raccogliere informazioni sulle opportunità di formazione e lavoro presenti sul territorio o a livello internazionale, oltre che per fare network e coordinarsi per iniziative di autoimprenditorialità. Tanti i servizi offerti: tra questi luoghi d’incontro come biblioteche tematiche, aperte agli under 35 interessati a acquisire documentazione per attivarsi in qualche settore, sempre aiutati da un referente. Diventa più semplice in questo modo essere aggiornati non solo sulle possibilità di lavoro offerte dalle aziende, ma anche dalle opportunità di volontariato aperte per esempio dalle associazioni. Insomma «una rete di otto comuni della provincia di Viterbo» che, negli intenti degli amministratori pubblici che l'hanno creata sarà «pioniera nella promozione di un percorso integrato che mette le politiche giovanili al centro del piano di sviluppo territoriale».
L'investimento nel settore del lavoro, specie a favore dei giovani, è stato del resto tra i cavalli di battaglia dell'amministrazione guidata da Nicola Zingaretti, governatore del Lazio. «Nel 2013 venti milioni di politiche attive nella Regione Lazio, oggi oltre 120 milioni»ha twittato l'assessore al Lavoro Lucia Valente, rivendicando un aumento esponenziale di risorse che ha portato frutti: «più 76mila occupati» - secondo le ultime statistiche Istat - che collocano il Lazio al primo posto nella crescita dell'occupazione, +3% nel 2014, quando la media nazionale è del +0,1.
L'apertura del nuovo centro polilocalizzato si inserisce dunque in un contesto di particolare attenzione verso il contrasto alla disoccupazione giovanile e il dilagare degli inattivi, i cosiddetti Neet. Dietro c'è però come sempre l'Europa, che già dal 2010 sollecitava gli stati membri a adottare misure che stimolassero l'occupabilità delle nuove generazioni. La «Strategia dell'Unione europea per la gioventù» delineata nel 2008 «per fornire ai giovani in Europa i mezzi necessari per superare le sfide attuali, in particolare riguardo all'istruzione, all'occupazione, all'inclusione sociale e alla salute» è alla base di bandi come quelli che hanno permesso di reperire i fondi per gli uffici di Informagiovani8+. Risale infatti a ottobre 2011 l'avviso pubblico «per il potenziamento e lo sviluppo della rete regionale Informagiovani», che stanziava fondi per 1 milione e 330mila euro, assegnando fino a 80mila euro «a progetti presentanti da sette o più enti locali» come nel caso dei comuni del viterbese.
Tanto entusiasmo all'inaugurazione a fine novembre, a Capranica, il comune più grande tra quelli coinvolti con circa 6.700 abitanti. Alla celebrazione finale, dopo una giornata di laboratori riservati a giovani e esperti dei più diversi settori sui temi dell'impiego, formazione e autoimprenditorialià, sono stati chiamati a intervenire alcuni ragazzi “eccellenti” della zona, ognuno attivo in qualche campo del sociale o che sta muovendo con successo i primi passi del proprio percorso professionale.
Da Andrea Saccà, di Caprarola, che nel 2014 ha realizzato la piattaforma MyTuscia per pubblicizzare le bellezze e i prodotti del territorio, a Erica Paris, 25enne di Oriolo Romano, che nel suo paese ha creato il primo consiglio comunale dei giovani - di cui è stata eletta presidente - e che con il progetto 'Andiamo a lavorare' ha intrapreso un progetto per l'attivazione di tirocini in Garanzia giovani presso le aziende locali.
Tra le eccellenze locali anche musicisti come il batterista Fausto Idini [a fianco, durante un momento dell'evento a fianco di Flavia Paua Lucente], di Bassano Romano, che oltre a suonare insegna percussioni in due scuole di musica di Bracciano e Roma. E anche un “expat”: il direttore d'orchestra Sesto Quatrini, 31enne di Ronciglione che si è formato a New York, dove ora ricopre il ruolo di principal conductor alla Bare Opera - una associazione non profit che ha creato una compagnia d'opera «alternativa» - e ha anche collaborato con il Metropolitan Opera come cover conductor. Da lui uno dei messaggi più sinceri: «Sono andato negli Usa a cercare fortuna perché in Italia c'è poco spazio. Lì è la filantropia a finanziare la cultura» ha spiegato, «e così le cose funzionano abbastanza bene». Ma lui è stato fortunato, riconosce, perché «supportato economicamente dalla famiglia». I centri Informagiovani servono invece a sostenere chi «a differenzia mia non si può permettere di aspettare» per inseguire la propria strada.
Ilaria Mariotti
Le foto dell'evento sono di Luigi Nocera
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