Scade il 30 agosto il termine per candidarsi alla seconda tornata 2013 dei tirocini offerti dalla Commissione europea. Il rimborso è di più di mille euro al mese e la durata cinque mesi, a partire da marzo 2014. Giacomo Guarrera, 33enne di Roma, oggi consulente nella comunicazione, ha raccontato alla Repubblica degli Stagisti la sua esperienza di stage a Bruxelles.
Sono nato e cresciuto a Roma; ho frequentato il liceo classico e allo stesso tempo approfondito la conoscenza dell’inglese seguendo corsi e diventando istruttore di vela in Irlanda. Dal 1999 ho cominciato ad affiancare il lavoro agli studi - sia in campo web, allora ai primordi in Italia, che come deejay per locali, feste ed eventi sia in Italia che all’estero. Sempre nel 1999 ho ottenuto il mio primo ingaggio di lavoro per l’Agenzia Romana per la preparazione del Giubileo, grazie ad un amico che ci lavorava e conosceva le mie competenze: era un contratto di due mesi, compenso di 1 milione e 300mila lire - ovvero circa 650 euro al mese. Per la scelta della facoltà universitaria non ho seguito le orme dei miei genitori - uno aveva fatto Lettere, l'altro Medicina - ma le mie passioni e i miei interessi e mi sono iscritto a Scienze della comunicazione alla Lumsa, specializzandomi in marketing e comunicazione d’impresa.
Tra il 2002 e il 2003 ho trascorso un bellissimo anno di studio e divertimento in Portogallo grazie al progetto Erasmus. Attraverso questa esperienza ho approfondito la conoscenza di altre culture europee, interagito con mondi differenti e imparato la lingua portoghese.
Nell'anno accademico 2005/2006 ho seguito a Bologna presso l'Alma Graduate School un master annuale in Tecnologie web, marketing e management, collegato a uno stage di tre mesi presso la Interactive Marketing . Era previsto per fortuna un rimborso, 400 euro al mese, ma al termine dell'esperienza formativa purtroppo non è scaturita nessuna proposta lavorativa.
Nel 2007, tornato a Roma, sono stato assunto a tempo indeterminato da una società di booking online per hotel, Hotelsclick, nella quale ho prestato servizio per un anno, con una retribuzione di circa 25mila euro annuali. In seguito sono passato a Neomobile, una società di servizi per il mobile nella quale avevo un buon contratto - a tempo indeterminato - con possibilità di aumento di stipendio ed ottime prospettive di carriera: all'epoca guadagnavo circa 30mila euro annuali). Mi trovavo molto bene ma nel febbraio 2009 mi è stato comunicato il superamento dei processi di selezione nell'ambito del Blue Book, per lo stage in Commissione europea a Bruxelles a cui mi ero candidato spontaneamente circa nove mesi prima. Ho deciso quindi di dimettermi, ovviamente dando regolare preavviso, perché non volevo assolutamente perdere quest’opportunità unica.
Lo stage ha avuto una durata di cinque mesi, durante i quali mi sono occupato del coordinamento e dell'assistenza nella valutazione di progetti di ricerca e innovazione finanziati dall'Ue, e inoltre mi è stata assegnata la realizzazione di un report sui futuri sviluppi di telefonia, internet e social media in Europa. Come attività post lavorative davo lezioni di italiano agli altri stagiaire e seguivo a mia volta corsi di formazione interni.
Lavorare per la Commissione europea mi ha consentito di perfezionare capacità organizzative, di interazione e di networking all'interno di ambienti internazionali e multiculturali. Il grant era di circa mille euro netti mensili esentasse, meno di quanto guadagnassi precedentemente in Italia ma sufficiente per coprire tutte le spese e viaggiare in Europa circa una volta a mese nei fine settimana. Il rapporto con il tutor è stato molto buono, ma il caso ha voluto che la mia unità fosse in sovrannumero: questo è stato il motivo principale per cui non mi è stata offerta la chance di rimanere a lavorare al termine dello stage. L’ultimo mese di tirocinio ho ricevuto una proposta da parte di Gellis, un’agenzia di comunicazione di Bruxelles, per lo sviluppo di campagne promozionali social sul web ma l'offerta non era conveniente ed ho preferito tornare in Italia. Qui, nel 2010, ho iniziato a collaborato come esterno per la Fondazione Christian Cappelluti onlus gestendo per loro il web marketing. Nel 2011 sono stato assunto come innovation manager con un contratto cocopro - ora scaduto - da IDCrea, società di servizi promozionali per le imprese.
Al momento mi occupo di consulenza nella comunicazione, e non ho entrate fisse: dipende dal mese e dagli incarichi che ottengo. Fino ad oggi ho sempre lavorato in ambiti attinenti alla mia formazione e ai miei interessi, ma la situazione lavorativa attuale è molto difficile. Non credo ci sarà un miglioramento a breve per l’economia mondiale e la recessione avrà un riflesso negativo sulle nostre scelte occupazionali. La crisi è in tutti i settori, anche se talvolta è usata come scusa per tagli al personale o diminuzione di stipendi, benefits o bonus. Per una vera ripresa possiamo solo darci da fare, non mollare e impegnarci aiutandoci vicendevolmente per quanto possibile anche in campo lavorativo.
Testo raccolto da Ilaria Mariotti
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