Flash mob questa mattina sotto le finestre della Ecoluxury Management consulting, azienda di consulenza e pianificazione aziendale che ai suoi stagisti offre come «facilitazioni» collegamento ad Internet, scrivania e... «sedia». Questo si poteva leggere fino a qualche giorno fa sull'annuncio di stage pubblicato da Jobsoul, il portale di orientamento al lavoro dei principali atenei di Roma e del Lazio. Così il comitato «Il nostro tempo è adesso» ha deciso che la sedia, anzi le sedie, le avrebbe portate da casa. Per protesta.
Quando alla casella Help della Repubblica degli Stagisti è arrivata la segnalazione di un’attenta lettrice rispetto a un annuncio che tra le «facilitazioni» messe a disposizione del tirocinante elencava addirittura la «sedia», la redazione ha girato la segnalazione ai giovani della Cgil che stanno portando avanti la campagna «Non + stage truffa» e al comitato promotore della mobilitazione del prossimo 9 aprile. Tutti insieme, muniti di sedie, si sono presentati davanti al portone di un elegante edificio di via Condotti, sotto le finestre della Ecoluxury Management consulting, start-up ospitata negli uffici dell'agenzia Viaggi dell'Elefante. Sul sito Jobsoul la Ecoluxury si presenta come società che pone «particolare attenzione all’ambiente, alla comunità locale, al patrimonio culturale e all’inquinamento». Meno attenzione, a quanto pare, è invece riservata a chi al suo interno dovrebbe svolgere un'esperienza formativa. Perché se non fosse per la «facilitazione» gentilmente concessa, si dovrebbe supporre che lo sfortunato stagista avrebbe dovuto trascorrere i tre mesi di tirocinio addirittura in piedi. «Se ora tra le facilitazioni si inizierà anche ad inserire la possibilità di usufruire dei servizi igienici siamo veramente al punto di non ritorno» osservava nella sua denuncia la lettrice.
Obiettivo dell'iniziativa era anche ottenere dall'azienda spiegazioni sull'annuncio di stage. Ma i responsabili di Ecoluxury non erano in quel momento disponibili. Così a Ilaria Lani, responsabile della campagna «Giovani non + disposti a tutto», non è rimasto che lasciare una sedia marchiata con il logo «Non + stage truffa» nella sala d'aspetto dell'ufficio: per ricordare che per uno stagista, come per un lavoratore, la sedia non è un optional. Qualche ora dopo il flash mob, Daniela Di Berardino di Viaggi dell'Elefante ha contattato la Repubblica degli Stagisti disconoscendo l'annuncio: «Vogliamo capire chi l'ha pubblicato a nostro nome» ha detto «perchè chiaramente indicare la sedia come una "facilitazione" è un'idiozia. Altro che sedia: agli stagisti diamo molto di più, tanto che alcuni giovani dallo stage sono arrivati a ruoli di responsabilità. Questo annuncio lede la nostra reputazione, e non capiamo chi abbia potuto inserirlo». E l'annuncio dello stage con la sedia si tinge di giallo.
Ilaria Costantini
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