Duecento stage per eurotraduttori a Bruxelles, rimborso di 1220 euro al mese

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 29 Ott 2014 in Notizie

Ci sono gli Schuman, i più famosi, suddivisi tra opzione generale e giornalismo. E poi anche gli stage per traduttori. I tirocini al Parlamento europeo rivolti a chi di professione vorrebbe dedicarsi alle lingue hanno aperto le selezioni lo scorso 15 settembre e chiuderanno il prossimo 15 novembre a mezzanotte. L'importo della borsa mensile è di 1220 euro; per la tassazione le regole variano da Paese a Paese - a seconda cioè che il fisco nazionale preveda di applicare un tributo su questa tipologia di reddito. In Italia dipende ad esempio dal fatto che si percepiscano in contemporanea altre entrate (sotto i 3mila euro annuali scatta l'esenzione). È previsto anche un rimborso spese per i viaggi, sia di andata che di ritorno, sempre che la distanza sia maggiore di 50 chilometri. Anche per le missioni speciali sono riconosciuti emolumenti extra: la base del tirocinio è infatti Bruxelles, nonostante – come confermano dall'ufficio stampa – si possa essere assegnati anche a Lussemburgo («ci va circa il 10% degli stagisti»), o talvolta Strasburgo. Quel che è certo è che capita di essere inviati in missione presso altre sedi: in questo caso l'istituzione versa 180 euro di diaria per la prima giornata, e per i giorni a seguire budget minori di circa 90 euro (qui i dettagli).

Il processo di selezione è aperto pressoché tutto l'anno visto che le tornate sono ben quattro. Tuttavia farsi largo tra le migliaia di domande è piuttosto faticoso considerando che ne arrivano circa 6mila l'anno (e la quota è in salita) e i posti sono meno di duecento (177 in totale nel 2012). Per chi si aggiudica il tirocinio la partenza è fissata per il primo aprile 2015. Gli stage hanno durata trimestrale ma – è specificato sul sito - «possono essere prorogati, a titolo eccezionale, per una durata massima di tre mesi».

La partecipazione è consentita a tutti i titolari di un qualsiasi diploma universitario, sia triennale che specialistico (per inciso va detto che esiste questa opportunità anche per chi sta ancora studiando: si tratta di tirocini curriculari, che in tal caso l'Europarlamento rimborsa con 300 euro mensili). Non ci sono indicazioni particolari per quanto riguarda le materie di studio, perché - è evidente - per uno stage da traduttori l'essenziale sono le lingue: si accetta solo chi abbia una perfetta conoscenza di una delle lingue ufficiali dell'Unione o di quella di uno dei Paesi candidati e una conoscenza approfondita di altre due lingue ufficiali Ue. I paletti sono però anche altri: il regolamento stabilisce che è necessaria «la cittadinanza di uno Stato membro dell'Unione europea o di un paese candidato e non aver usufruito di un tirocinio o di un impiego retribuito di più di quattro settimane consecutive a carico del bilancio dell'Unione europea».

La domanda va spedita online qui
(ed è consigliato, suggeriscono i responsabili sul sito,  organizzarsi per tempo «dato che un gran numero di domande potrebbe sovraccaricare il sistema»). Il formulario è da compilare in inglese o in francese, le stesse lingue in cui dovrà essere redatta la lettera motivazionale (non più di 2mila caratteri).  A quel punto «l'unità Formazione e tirocini esamina la ricevibilità delle candidature, in base alle condizioni generali di ammissione» e «trasmette tutti i dati pertinenti riguardanti le singole candidature ai servizi di assegnazione della Direzione generale della traduzione, tenendo conto della lingua madre del candidato» chiarisce la normativa. Per essere selezionati contano aspetti come le «qualifiche e le attitudini dei candidati» (è obbligatorio allegare un modulo speciale sul proprio excursus accademico), ma anche «le esigenze specifiche correlate alle attività della Direzione generale della traduzione e alle rispettive capacità di accoglienza». Entra in gioco poi il criterio geografico («i servizi di assegnazione prendono in considerazione una ripartizione geografica dell'origine dei candidati quanto più equilibrata possibile») e quello di genere per garantire «l'equilibrio fra uomini e donne». I servizi di assegnazione comunicano quindi all'unità Formazione e tirocini le scelte effettuate, classificate in ordine di priorità. Completata la selezione, si informa il Comitato dell'esito finale, che verrà a sua volta comunicato ai candidati per email. Inutile quindi controllare tra i contenuti sul sito. La risposta arriva solo nella propria casella di posta elettronica, a qualche mese dall'invio della candidatura: in questo caso entro la fine del 2014.

Ilaria Mariotti 

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