Opportunità per i neodiplomati di Udine: «Dalla scuola al lavoro», tirocini di qualità promossi dal Comune

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 12 Ott 2009 in Notizie

Il Comune di Udine promuove un progetto di stage "di origine controllata", destinato ai giovani  neodiplomati che abbiano intenzione di inserirsi subito nel mondo del lavoro. L'iniziativa, che si chiama «Dalla scuola al lavoro... Tirocini di qualità 2009 - 2010» e coinvolge anche la Provincia e le associazioni di categoria locale, mette a bando una ventina di posizioni di tirocinio. «Per la prima volta ci attiviamo in questo ambito» spiega Lisa Beltrame dell'Agenzia Giovani [nell'immagine, l'homepage del sito]: «Gli stage dureranno sei mesi, e speriamo di riuscire a farli partire già da metà novembre». C'è tempo fino a mercoledì 21 ottobre per candidarsi: i requisiti minimi sono avere la residenza a Udine, essersi diplomati da non più di 18 mesi e avere meno di 30 anni. Le candidature andranno consegnate a mano presso la sede di viale Ungheria: «In effetti questo non è molto moderno» ammette sorridendo Beltrame «ma non potevamo fare diversamente, per via delle procedure di protocollazione e anche perchè sarà importante poter determinare con certezza non solo il giorno, ma anche l'orario della presentazione di ciascuna candidatura». Solo ai primi cento arrivati, infatti, verrà garantito il colloquio presso il centro per l'impiego, primo passo per la selezione. Sarà proprio il centro per l'impiego di Udine, poi, a fungere ufficialmente da ente promotore: «Come prevede la normativa, sulla convenzione di stage verrà segnalato il nominativo dell'addetto dell'ente promotore nominato tutor, che sarà il punto di riferimento per i tirocinanti», chiude Beltrame: «E anche noi come Agenzia Giovani, in tandem con il collega del centro per l'impiego, continueremo a monitorare questi 23 ragazzi affinchè lo stage venga svolto nel migliore dei modi. Ci sono 46mila euro del Comune in questo progetto, soldi pubblici di cui è doveroso controllare l'utilizzo: vogliamo essere sicuri che vadano spesi bene, a tutto vantaggio dei ragazzi».
Un aspetto significativo del progetto è che per reclutare le imprese ospitanti, quelle cioè che prenderanno i giovani in stage, il Comune di Udine ha coinvolto anche la Repubblica degli Stagisti, prendendo spunto dalla Carta dei diritti dello stagista per indicare a queste imprese la strada giusta da seguire per offrire vere opportunità di formazione e di inserimento lavorativo.
Per esempio, il rimborso spese: gli stagisti riceveranno per i primi quattro mesi 500 euro al mese da parte del Comune. Poi, per gli ultimi due mesi, il Comune si aspetta che siano le aziende a provvedere a questo rimborso, dato che a quel punto gli stagisti avranno già imparato abbastanza da essere produttivi e utili alle imprese. Certo non si tratta di un'imposizione, anche perchè la normativa vigente non pone l'obbligo di pagare gli stagisti: ma la speranza è che dare a queste imprese un buon esempio le possa stimolare a comportarsi nello stesso modo. In particolare, nel "Vademecum del tirocinio di qualità" trasmesso dall'Agenzia Giovani comunale a tutte le aziende che si sono candidate come ospitanti viene ricordato che non si possono utilizzare gli stagisti per rimpiazzare personale in ferie o maternità, che la presenza del tutor dev'essere costante, che lo stage dev'essere usato solo per persone che non hanno significative esperienze lavorative alle spalle.
Le imprese ospitanti sono 23, scelte tra quasi 40 in base al rispetto di alcuni criteri (la sede nel comune di Udine, la presenza di almeno un dipendente a tempo indeterminato): dall'agenzia immobiliare all'impresa edile, dall'albergo allo studio di ortodonzia, dallo studio legale all'oreficeria, dalla società di brokeraggio assicurativo a quella di vigilanza privata. Sul sito del Comune è possibile scaricare un documento che illustra le posizioni di tirocinio e le mansioni che concretamente lo stagista sarà chiamato ad apprendere. E se le aziende non hanno alcun vincolo rispetto all'assunzione dei giovani al termine del tirocinio, il Comune si aspetta però che molte decidano di farlo: anche per rispettare il quinto punto del Vademecum – che poi coincide col quinto punto della Carta dei diritti dello stagista – che recita: «Il tirocinante deve avere, almeno nel caso dei tirocini svolti presso strutture private, una concreta possibilità di assunzione dopo lo stage».

Eleonora Voltolina

Per saperne di più su questo argomento leggi anche:
- la Carta dei diritti dello Stagista

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