Scritto il 22 Dic 2023 in Notizie
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In quest'ultimo scorcio di 2023 la Repubblica degli Stagisti dà il benvenuto a un nuovo nome nel suo network di aziende virtuose: Continental Italia. Fondata in Germania oltre cent'anni fa, con un organico di 200mila persone nel mondo, Continental è attiva nei settori Automotive, Tires e Tech, e nota sopratutto per gli pneumatici. In Italia è presente con un branch commerciale e impiega circa duecento dipendenti sulle tre società Continental Italia, Franchising Service Company (FSC) che offre servizi di franchising ai rivenditori di pneumatici, e Conti Trade che sviluppa la rete di officine in franchising BestDrive.
L'adesione al network di aziende virtuose della Repubblica degli Stagisti è una scelta che rappresenta una «azione socialmente importante, perché riteniamo lo sviluppo dei giovani un aspetto fondamentale per il futuro della nostra azienda e della nostra comunità» spiega Luca Armand, da maggio dell’anno scorso direttore Risorse umane di Continental Italia dopo oltre vent'anni in direzioni HR di importanti gruppi multinazionali: «Crediamo che RdS valorizzi il percorso formativo dei giovani e, attraverso l’informazione, ne tuteli e promuova anche la qualità».
In Continental gli stage sono organizzati in modo che «gli stagisti possano acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro, sviluppare le proprie attitudini e soft skills, raggiungere i loro obiettivi personali» dice Armand: «Offriamo un trampolino di lancio per la loro carriera: crediamo nello scambio di conoscenze con i giovani professionisti e forniamo un adeguato rimborso spese per il periodo trascorso con noi». Per tutti, senza distinzione tra curricolari ed extracurricolari, l’indennità è di 850 euro al mese – che caso di proroga dello stage oltre i sei mesi “canonici” diventano 1000 – più buoni pasto e notebook aziendale.
Gli stage si svolgono in modalità ibrida: come i dipendenti, anche gli stagisti possono svolgere la propria attività «fino al 50% mensile da remoto», anche se poi il consiglio di Armand, almeno per le prime settimane, è sempre quello di essere il più possibile presenti «per meglio conoscere le attività, il proprio gruppo e il contesto dell’organizzazione». A metà e alla fine del percorso vengono organizzati degli incontri tra ciascun stagista e l'ufficio HR, «per condividere insieme aspettative e stato di avanzamento rispetto agli obiettivi del progetto formativo. Passiamo tanto tempo insieme ai nostri ragazzi, e ci piace vederli crescere».
Più o meno uno stage su tre si trasforma in assunzione: «Il nostro obiettivo, non riuscendo sempre a garantire un contratto di lavoro dopo lo stage, è di supportare i nostri stagisti il più possibile lungo il loro percorso», prosegue il direttore HR, «contribuendo alla loro employability e ampliando il loro orizzonte lavorativo».
Aderire al network della Repubblica degli Stagisti è anche un modo per «avvicinare giovani universitari provenienti da diverse istituzioni accademiche». Le università sono infatti un bacino di candidati strategico per Continental: «In materia di stage per noi il requisito di formazione universitaria è indispensabile», conferma Armand (che a sua volta ha al suo attivo una laurea in Economia). Per i curricolari è anche aperta l'opzione “tesi in azienda”, particolarmente adatta a «integrare concretamente l'esperienza lavorativa acquisita in azienda con la teoria appresa attraverso i testi accademici». Negli anni, Continental ha anche sviluppato partnership con alcuni atenei del territorio milanese, come per esempio il master in Sales Management dell’università Cattolica.
Nei rapporti con le università molta attenzione viene posta a «stimolare un aumento delle candidature da parte delle donne». Perché in un settore – quello dei motori – ancora percepito come maschile a causa di stereotipi duri a morire, il tema del gender balance è molto sentito: specialmente quando si tratta di posizioni in ambito commerciale, a Continental arrivano molte più candidature di uomini. Come fare per riequilibrare? «Noi lavoriamo per sradicare l’elemento culturale presente nel nostro Paese che vede il carico familiare ricadere prevalentemente sulle donne, che quindi potrebbero avere meno tempo da dedicare al lavoro – in particolare a un lavoro che porta a spostarsi molto sul territorio. Ci impegniamo ogni giorno a lavorare su una cultura organizzativa flessibile che garantisca benessere e armonia tra lavoro e vita privata per tutti i colleghi, e che non precluda l’accesso a posizioni di vendita o manageriali alle donne».
Continental offre per esempio «programmi di mentoring, counseling e coaching mirati a supportare le persone nella gestione dello stress e a sviluppare nuovi modi per affrontare le sfide professionali di tutti i giorni – come, ad esempio, il momento di transizione da stage a dipendente» dice Armand. E poi c'è il sostegno «a organizzazioni no-profit, per contribuire al benessere delle comunità», nell'ottica della responsabilità sociale di impresa.
Senza dimenticare, nella gestione del core business, un aspetto sempre più importante per le nuove generazioni: quello dell'attenzione all'ambiente. “Il nostro obiettivo è essere l'azienda di pneumatici più all'avanguardia in termini di responsabilità ambientale e sociale” si legge sul sito di Continental, e per una volta non si tratta solo di parole. «Siamo stati i primi produttori a lanciare uno pneumatico rispettoso dell’ambiente, che garantisce una minore resistenza al rotolamento e pertanto una riduzione delle emissioni inquinanti delle auto» dice Armand. Nel 2021 Continental ha anche presentato un altro pneumatico realizzato per «più del 50% con materiali rinnovabili o riciclate, che mira a minimizzare il consumo di risorse lungo l'intera catena del valore del pneumatico». Un impegno sul fronte dell'ambiente che si riflette anche in due gamme specifiche di prodotti che utilizzano PET e altri materiali riciclati, rinnovabili e certificati, e in una ricerca costante per nuovi materiali più ecosostenibili: come quella sulle proprietà del tarassaco, che ha già permesso di mettere in produzione un pneumatico per biciclette realizzato proprio con la gomma di tarassaco – con la speranza di poter poi allargare anche ad auto e camion.
«Guardando alla Vision 2050, Continental vuole essere parte del cambiamento» riassume Armand: «Carbon neutrality, emission-free mobility and industry, circular economy e value chain responsabile sono i nostri obiettivi di sostenibilità per il futuro». Benvenuti nell’RdS network, allora!
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