Aiutati che il web t'aiuta: Dillinger, un sito per i giovani che hanno voglia di cambiamento

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 01 Lug 2009 in Approfondimenti

Il Dillinger "originale" nacque negli Stati Uniti all'inizio del secolo scorso. Si chiamava John e di mestiere faceva il rapinatore di banche, ma con stile: divenne famoso negli anni Venti perchè si opponeva con astuzia all'autorità, riuscendo a farla - quasi - sempre franca.
Un altro Dillinger degno di menzione è un film del 1969, diretto da Marco Ferreri e interpretato da Michel Piccoli: la storia dura e quasi surreale di un quarantenne che per caso trova una pistola in salotto e  altrettanto per caso decide di usarla per ammazzare la moglie nel sonno.
Il nuovo Dillinger invece - fortunatamente meno truculento - è un sito fatto da giovani per i giovani. «Siamo online dal 25 aprile» precisa Alessandra Magnaghi, coordinatrice e anima della redazione: «E oggi, a poco più di due mesi dal debutto, abbiamo quasi 8mila visite a settimana: un risultato lusinghiero, che ci spinge ad andare avanti con entusiasmo».
L'ideatore di Dillinger è Michel Martone [foto], docente di Diritto del lavoro che di suo ha un curriculum ben poco ordinario: è diventato ordinario (con buona pace del gioco di parole) all'università di Teramo a soli 32 anni. Qui è opportuno ricordare che i docenti nelle università italiane sono oltre 62mila ma che gli ordinari sono meno di 19mila  – e di questi quelli sotto i 36 anni sono venti: e tra questi venti panda c'è appunto Martone (per la cronaca, gli ordinari ultrasettantenni sono quasi 1800).
Il punto di partenza è stato il blog Itakapress, spazio online battezzato nel novembre del 2008 proprio da Martone con queste parole: «Un catalizzatore generazionale per dare voce a tutti quegli outsider che sono alla ricerca del cambiamento. Una lavagna da colorare con le parole, le musiche, le immagini e i video di una generazione che vuole costruire il futuro».
Quindi Dillinger è un Itakapress elevato a potenza: ai contenuti ci pensa una squadra di giovanissimi, per la maggior parte studenti universitari, che si auto-presentano (spesso con tanto di foto) nello spazio "Autori" del sito. «Per cinque-sei di loro» continua Alessandra «questo sta diventando quasi un impegno a tempo pieno: ci mettono le idee, le energie, l'anima. Stiamo pensando a un modo per valorizzarli: per esempio registrando Dillinger come testata giornalistica online, e permettendo quindi che il loro lavoro si trasformi tra un paio d'anni in un tesserino da giornalista pubblicista».
Le notizie sul sito sono suddivise in sei sezioni: Cultura («libri, cinema, arte e teatro, per scoprire e parlare delle novità e dei grandi classici»), Eco-logic («dai macrotemi ambientali all'ecologia domestica, per il futuro della nostra terra»), Economia («news e approfondimenti sullo scenario economico italiano e del mondo»), Politica («discussioni e confronto sulle faccende politiche di tutti i giorni: l'agorà di Dillinger») e infine Società («tendenze e testimonianze da una realtà in continua evoluzione - dai gossip alla satira»).
Grande attenzione al multimediale, con molti video, tra cui anche uno spot:



«Il nostro obiettivo è diventare una piattaforma di visibilità e coordinamento per tutti i ragazzi che non si accontentano di starsene con le mani in mano, e vogliono agire per migliorare e cambiare la società in cui viviamo» conclude Alessandra: «Daremo spazio e sostegno a tutte quelle iniziative di politica "concreta", alle associazioni di volontariato sul territorio, ai progetti sociali e politici che coinvolgano i giovani in prima persona. Crediamo che oggi più che mai sia importante dare ai giovani strumenti e spazi da cui farsi sentire, perchè il cambiamento deve partire da loro - da noi - senza aspettare che qualcun altro lo faccia al posto nostro».

E poichè gli obiettivi di Dillinger sono decisamente simili a quelli di questo sito, ecco il primo passo della collaborazione: la Repubblica degli Stagisti inizierà a ospitare la videorubrica settimanale di Michel Martone «Freccette», ovvero: pillole per il cambiamento.

Eleonora Voltolina

Community