1° maggio, nel dossier “Sempre meglio che lavorare” su Linkiesta l'identikit dei giovani italiani “refrattari al lavoro”

Scritto il 30 Apr 2016 in Notizie

Neet

Al 1° maggio, la Festa dei lavoratori, la testata online Linkiesta dedica un dossier: “Sempre meglio che lavorare”. Tra gli articoli c'è anche quello di Eleonora Voltolina, direttore della Repubblica degli Stagisti, che traccia un identikit dei giovani “refrattari al lavoro”: sono circa 600mila in Italia, non sono impegnati in attività di istruzione o formazione, e dichiarano che non sarebbero disponibili a iniziare a lavorare nemmeno se venisse loro offerto un posto. Un segmento poco conosciuto che Eleonora Voltolina descrive e prova a comprendere con l'aiuto di due esperti, il demografo Alessandro Rosina e la psicologa Sara Alfieri.

Gli altri articoli del dossier:

La sinistra non l’ha capito: bisogna abolire il lavoro! → di Fulvio Abbate

Mario Draghi al concertone del primo maggio
→ di Maurizio Milani

I migliori Paesi per cercare un lavoro
→ di Lidia Baratta

Chiamateli nerd se volete, ma fanno i milioni coi videogiochi
→ di Nicola Grolla

La fabbrica del futuro e il mito del super-operaio
→ di Fabrizio Patti

La morte non va in crisi, ma anche per le agenzie funebri sono tempi difficili
→ di Marco Sarti

“New Craft”: artigiani, i robot sono qui per salvarvi

Alle origini del workaholism
→ di Giovanni Maria Ruggiero

La meritocrazia è pericolosa, il futuro è la raccomandazione
→ di Andrea Coccia

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